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Cronaca

Confisca al figlio del presunto boss della cosca Buda-Imerti

La Dia mette i sigilli ai beni – per un milione di euro – di Massimo Buda

La Direzione investigativa antimafia, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, ha eseguito una confisca di beni da 1 milione di euro a Massimo Buda, figlio di Santo, ritenuto quest’ultimo il reggente della cosca di ‘ndrangheta Buda-Imerti di Villa San Giovanni e condannato in appello nel 2020 a 14 anni nel processo “Sansone”. Il provvedimento e’ stato emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale.
Il patrimonio di Massimo Buda – titolare di una società di servizi – è risultato sproporzionato rispetto alla sua capacità reddituale. I beni confiscati erano stati sequestrati nel febbraio 2021 nell’ambito dell’inchiesta che ha portato all’amministrazione giudiziaria della compagnia di navigazione “Caronte & Tourist” . Il Tribunale ha disposto per l’uomo la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per 3 anni e 6 mesi, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.
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Imprenditore agricolo originario della provincia di Messina, ma residente in quella di Enna

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