È stato operato e sta bene Elky, il bambino cardiopatico di un anno che è arrivato in Sicilia dal Burundi nei giorni scorsi per subire un delicato intervento al cuore. Il piccolo è stato operato dai medici dell’ospedale Bambino Gesù presso il Centro cardiologico pediatrico mediterraneo di Taormina e presto, dopo il normale decorso post-operatorio, potrà tornare in Africa. «Una notizia che ci riempie di gioia – commenta l’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo -. Un risultato raggiunto grazie alla collaborazione con la onlus AiutiAmo il Burundi che è stata preziosa per regalare un futuro a questo bambino. È nostra intenzione continuare a mettere a sistema le competenze dei nostri professionisti con le associazioni umanitarie e di volontariato per fornire le migliori cure possibili ai bimbi della parte più sfortunata del nostro pianeta».
Cuffaro: “Iniziato il ‘ponte della speranza e della vita'”
“L’associazione Aiutiamo il Burundi ringrazia quanti, con la loro
generosità, ci hanno dato la possibilità di poter far arrivare Elky e la
sua mamma dal Burundi perché potesse operarsi in Sicilia. Un bambino che
non avrebbe avuto una vita, potrà avere una vita, la sua vita”. Lo
dichiara il commissario regionale della Dc, Totò Cuffaro, il giorno dopo
l’operazione del bambino arrivato dal Burundi, effettuata presso
l’ospedale di Taormina.
“Ci sono ancora tanti bambini, troppi bambini, a cui possiamo fare il
dono di vivere la loro vita curandoli e che, purtroppo, a causa delle
condizioni economiche e sanitarie dei loro Paesi, rischierebbero di non
salvarsi. Il ponte della speranza e della vita che abbiamo
simbolicamente voluto far cominciare il primo gennaio – aggiunge – vuole
essere quello della solidarietà e dell’amore dei siciliani verso un
popolo più sfortunato di noi che stende il suo braccio ed apre il palmo
della mano, donandoci il bellissimo sorriso d’amore e riconoscenza”.
“Viviamo in una Terra straordinaria e possiamo dare a qualcuno di loro
una vita migliore. Coltiviamo insieme il ‘Ponte della speranza e della
vita'”, conclude.