Nulla cambia. Stipendi azzerati in Atm. Cosi denunciano in una nota Filt Cgil, Uiltrasporti, Ugl, Cisal e Orsa. I sindacati tornano a puntare il dito contro l’azienda trasporti parlando di “un accanimento contro alcuni dipendenti” e scrivono direttamente al Prefetto e all’Amministrazione comunale.
Cronaca
Atm, i sindacati denunciano: “Stipendi azzerati dopo trattenute e mancati premi”
Cosi denunciano in una nota Filt Cgil, Uiltrasporti, Ugl, Cisal e Orsa
“Accade così – spiegano le cinque sigle sindacali – che i conguagli previsti in questo mese e relativi al premio di produzione – accordo che Atm S.p.A. non ha mai voluto ridiscutere con i sindacati per eliminare le incongruenze emerse dopo la sua applicazione – fanno riscontrare per alcuni dipendenti l’intera trattenuta delle anticipazioni effettuata dall’azienda nella mensilità di aprile, in unica soluzione. Il risultato si concretizza – continuano i sindacati – con stipendi dimezzati e in alcuni casi azzerati , con l’ovvia conseguenza che le famiglie di questi dipendenti sono rimaste senza alcuna forma di reddito, senza che Atm se ne preoccupasse minimamente. A nulla sono valse le richieste di rateizzazione delle trattenute, in linea con l’atteggiamento cinico che caratterizza questa direzione aziendale, Atm S.p.A. non si è creata il minimo scrupolo ad azzerare le mensilità snobbando le richieste di soluzioni meno aggressive avanzate dai lavoratori. Si tiene inoltre a precisare – continuano i sindacati – che il premio di produzione non è una gentile concessione come l’azienda spesso racconta ai cittadini ma si tratta di un adattamento stipendiale a livello territoriale, in uso in quasi tutte le aziende di trasporto pubblico italiane, a compenso dei bassi salari cha affliggono questo settore. Atm elabora i conteggi del premio e del raggiungimento o meno degli obiettivi in modo unilaterale, senza fornire elementi di verifica ai lavoratori interessati e spesso riscontriamo – dichiarano i sindacati- errori madornali a danno dei dipendenti. Dopo l’anticipo del premio giungono pertanto i conguagli negativi che il più delle volte , senza riscontri oggettivi o possibilità di verifica da parte degli interessati , comportano la restituzione di tutto o di parte delle somme. Alla luce dei fatti riteniamo che il sindaco di Messina e tutte le Istituzioni abbiano il dovere di intervenire- concludono i sindacati – vista la costante pressione sui lavoratori e alla luce che ci sono famiglie di alcuni dipendenti ATM private dal reddito per le quali attendiamo soluzioni immediate
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