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Cronaca

Ancora avarie ad un mezzo navale Blu Jet – Salta la corsa delle 16:40 e viaggiatori costretti ad attendere un’ora per rientrare a Reggio Calabria

Filt Cgil e Uiltrasporti: “E continuiamo a chiamarla continuità territoriale”

Filt Cgil e Uiltrasporti: “E continuiamo a chiamarla continuità territoriale”
Il 27 maggio pomeriggio la corsa mare delle ore 16:40 per Reggio Calabria è stata soppressa  a causa del rientro all’ormeggio dell’aliscafo Salerno Jet della società Blu Jet e vista l’indisponibilità di altri mezzi sostitutivi, studenti e pendolari costretti ad attendere un’ora in banchina per partire alle ore 17:40.
“Siamo al fondo del barile – commentano Carmelo Garufi e Michele Barresi, segretari di Filt Cgil e Uiltrasporti – e la continuità territoriale sullo Stretto resta ormai solo sulla carta. “Da tempo denunciamo le pessime condizioni strutturali dei mezzi impiegati dalla società Blu Jet – continuano Garufi e Barresi – più volte costretti al fermo per manutenzione, con la flotta ridotta ai minimi termini. Dal 20 maggio sono in servizio solo tre unità sullo Stretto (Selinunte jet, Tindari jet e Salerno jet) contro le 5 unità che sarebbero necessarie. In sosta  in bacino i mezzi Princess of Dubvronik, per lavori di manutenzione, ed il mezzo Eurofast a causa di avaria al motore.
Le unità in servizio sono insufficienti per garantire le 16 corse per Villa San Giovanni e altrettante su Reggio, senza alcun mezzo di riserva, oggi a seguito di un’avaria, la corsa delle 16:40 veniva soppressa ed i viaggiatori  ripartiti con un’ora di ritardo alle ore 17:40 con il Tindari jet. Disagi prevedibili  – continuano  Garufi e Barresi – perché la flotta di Blu Jet risulta insufficiente e inadeguata e a pagarne le conseguenze  sono la qualità del
servizio agli utenti e la sicurezza dei lavoratori marittimi. Chiediamo alle strutture di vigilanza che si verifichino le condizioni di esercizio dei mezzi e se vi siano adeguati interventi tecnici a fronte delle segnalazioni di criticità che frequentemente riscontriamo. Alla politica del territorio e all’Autorità di Sistema dello Stretto – concludono i sindacati – chiediamo di porre in essere, verso il vettore pubblico gruppo Fs, tutte le azioni necessarie affinché si garantisca una gestione ed un servizio degno e confacente alle esigenze minime dell’area dello Stretto, dove transita una media di cinquemila utenti al giorno.
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