Negli ultimi anni si sta configurando una vera e propria rivoluzione per il sistema trasportistico su rotaia che coinvolgerà
sia la riviera jonica che la valle Alcantara; nello specifico, si sta costruendo il nuovo raddoppio ferroviario tra Giampilieri
e Fiumefreddo (unica parte ancora a binario singolo tra Messina e Catania) ed è in corso il ripristino di un primo lotto
dell’Alcantara – Randazzo fino alle Gole Alcantara/Motta Camastra, pronto entro il 2026.
Il tracciato storico, oggetto del raddoppio, verrà riconvertito ad altri usi, nello specifico tra le stazioni di Letojanni (che
sarà connessa al nuovo tracciato con una bretella di collegamento) e l’attuale stazione di Alcantara; questa preservazione
si rende necessaria per via del ripristino della tratta ferrata della valle Alcantara, che necessiterà del collegamento al resto
della rete ammodernata mediante la sopracitata bretella.
In ottica di questo nuovo assetto infrastrutturale, il vecchio tracciato oltre alla destinazione d’uso “turistica” (con treni
storici e/o turistici), potrebbe trovare una seconda vita come metropolitana leggera tramite l’implementazione di alcune
fermate intermedie in alcune località strategiche: Spisone, Funivia, Isolabella, San Giovanni, Schisò (allo svincolo
autostradale) e Recanati, oltre naturalmente al mantenimento della fermata nella stazione di Taormina-Giardini Naxos.
Questo sistema di trasporto aiuterebbe a decongestionare il traffico in alcune zone critiche (es. Isola Bella), i marciapiedi
di fermata si potrebbero costruire in legno, sistema già collaudato alla fermata “Tempio di Vulcano” nella valle dei Templi
di Agrigento e che sarà costruito anche per la futura nuova fermata alle Gole Alcantara, riducendo l’impatto ambientale.
Il nuovo tracciato a doppio binario sarà pronto intorno al 2030, ma crediamo che i tempi iniziano ad essere maturi affinché
la politica locale cominci a valutare le opportunità di utilizzo del tratto Letojanni-Alcantara/Motta Camastra una volta
che entrerà in esercizio il nuovo tracciato, pianificando il tutto in sinergia fra i comuni interessati, l’Ente Parco Fluviale
dell’Alcantara e la Regione e capire come individuare le risorse sia per la costruzione delle fermate che per i costi di
esercizio.
Attualità
In corso il ripristino di un primo lotto dell’Alcantara – Randazzo fino alle Gole Alcantara/Motta Camastra, pronto entro il 2026
In ottica di questo nuovo assetto infrastrutturale, il vecchio tracciato oltre alla destinazione d’uso “turistica” (con treni storici e/o turistici), potrebbe trovare una seconda vita come metropolitana leggera
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