Occorre costruire una nuova cultura della pace, partendo dai più giovani e facendo perno sui principali protagonisti dell’istruzione: le famiglie, la scuola e l’Università. Questo il monito rivolto da S.E. Mons. Cesare Di Pietro (Vescovo ausiliare di Messina, Lipari e S. Lucia del Mela) ai tanti studenti che (in presenza e attraverso il web) hanno partecipato al convegno su La Guerra in Ucraina e le vie della pace, organizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza nell’ambito delle attività di orientamento (resp. Prof. Francesco Rende).
Attualità
“Una nuova cultura della pace, partendo dai più giovani”, il monito di Monsignor Di Pietro in Aula Magna
Occorre costruire una nuova cultura della pace, partendo dai più giovani e facendo perno sui principali protagonisti dell’istruzione: le famiglie, la scuola e l’Università
In un’Aula Magna, nuovamente gremita di persone, si è svolto l’incontro formativo, destinato agli studenti del Liceo Classico La Farina, ma aperto a tutti gli interessati, che ha avuto il suo momento più toccante nella testimonianza di Karolina Borovykova, studentessa Ucraina originaria di Mariupol, giunta a Messina per un progetto di scambio qualche giorno prima dell’inizio del conflitto che ha raccontato di non aver più notizie della propria famiglia da oltre una settimana.Ad aprire il convegno il Rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea, che ha condannato duramente l’aggressione perpetrata nei confronti dell’Ucraina, ricordando l’importanza di prendere una posizione ferma e decisa contro chi ha voluto la guerra. A seguire i saluti del prof. Francesco Astone (Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza) e della prof.ssa Caterina Celesti (Dirigente dell’I.S.S. La Farina-Basile), i quali si sono compiaciuti per la riuscita dell’evento che, nel segno di una rinnovata collaborazione tra i due enti, che mira a fornire agli studenti le coordinate per orientarsi tra le notizie che leggono e ascoltano.Nella prima relazione, il Prof. Alessio Lo Giudice ha richiamato i contenuti del celebre dialogo sul tema “Perché la guerra?”, svoltosi tra Albert Einstein e Sigmund Freud nel 1932. In particolare, ha sottolineato l’importanza di una riflessione sulla necessità di promuovere un processo civile che inibisca le tendenze aggressive degli uomini e degli Stati attraverso la realizzazione di un autentico progetto cosmopolitico. A seguire, il dott. Pietro Figuera (fondatore di Osservatorio Russia) ha tracciato le origini storiche e politiche del conflitto in atto. La prof.ssa Marcella Distefano ha affrontato il tema della resilienza del diritto internazionale sottolineando come l’aggressione russa, come definita dalla storica risoluzione dell’Assemblea Generale ONU del 3 marzo scorso, rappresenti una violazione grave del diritto internazionale vigente ed imponga agli Stati e alle principali organizzazioni internazionali un impegno serio e responsabile per favorire la cessazione delle ostilità e il ripristino della legalità internazionale. Il prof. Francesco Pira ha evidenziato come la disinformazione abbia assunto un ruolo di primo piano in questo nuovo conflitto e come il principale veicolo delle fake news sia costituito dai social network utilizzati alla stregua di veri e propri strumenti di guerra. Al contempo, tuttavia, i social costituiscono anche una fondamentale fonte informativa attraverso la quale il popolo ucraino sta diffondendo le immagini di quanto sta accadendo nel corso del conflitto.Sugli effetti della guerra sui trasporti marittimi e aerei da un canto e, più in generale, sull’uso degli spazi marittimi e aerei, con particolare riferimento al blocco navale e alla no fly zone si è soffermata la prof.ssa Cinzia Ingratoci. La prof.ssa Lina Panella ha, infine, cercato infondere speranza ai giovani, individuando in un’esatta applicazione degli strumenti internazionali la possibile soluzione del conflitto e ha ricordato in particolare, tra le diverse misure concrete già adottate da alcune organizzazioni internazionali, il ricorso alla Corte penale internazionale da parte di ben 38 Stati al fine di pervenire all’incriminazione dei capi politici e militari della Russia.Al termine delle relazioni, gli studenti del Liceo La Farina hanno posto numerose domande ai relatori, ringraziando il Dipartimento di Giurisprudenza per l’opportunità di formazione loro offerta.L’incontro si è chiuso con la presentazione del video EUROPE FOR HOPE realizzato da docenti e studenti del Dipartimento di Giurisprudenza e vincitore del premio nazionale UNIVERSITY 4 EU (resp. Prof.ssa Grazia Vitale).
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Cronaca
Si tratta della dott.ssa Caterina Di Giacomo, già Direttrice del Museo regionale di Messina e dell’avv. Carlo Vermiglio, cassazionista