La mia risposta al Dott. Bossana: Il Dottor Borda Bossana ha manifestato il suo disappunto, sottolineando che le stelle Michelin hanno perso gran parte del loro significato rispetto al passato. Questa osservazione appare particolarmente pertinente per alcuni ristoranti stellati, in particolare quelli che ottengono una stella ma faticano a mantenerla nel tempo. Al contrario, i ristoranti che hanno basato la loro offerta sulla qualità e sono riusciti a conservare la stella nel corso degli anni non solo hanno accresciuto il loro prestigio, ma hanno anche contribuito a migliorare le proprie finanze e quelle del personale che vi lavora. Questa problematica è reale e la polemica sollevata la mette in luce. Vorrei far notare al Dottor Borda Bossana che, al di là dello Stretto, esiste una percezione diffusa secondo cui Messina non sia particolarmente attrattiva dal punto di vista culinario. È davvero triste leggere articoli di giornalisti professionisti che si sorprendono nel constatare come Taormina e le Eolie siano territori così rinomati, mentre il capoluogo sembra rimanere in ombra. Apprezzo sinceramente l’impegno del Dottor Bossana e dell’Accademia Italiana della Cucina nel promuovere i ristoranti della città, ma sono convinto che i risultati ottenuti siano decisamente inadeguati rispetto alla grandezza del territorio e alla professionalità degli chef che lo abitano.
Il giorno gio 27 mar 2025 alle 17:16 francesco tiano <francotiano3@gmail.com> ha scritto:
Messina, una delle città più scintillanti della Sicilia, si presenta al mondo con le sue storie e le sue bellezze di inestimabile valore. Tuttavia, ciò che spesso sfugge all’attenzione è la sua vibrante scena gastronomica, un tesoro culinario che merita di essere messo in luce. La città, con la sua ristorazione di prestigio, è pronta a ricevere il riconoscimento che le spetta, un’eccellenza che si esprime in piatti che raccontano storie e tradizioni. La cucina messinese è un perfetto connubio tra tradizione e innovazione, dove i ristoratori locali si dedi-cano con passione alla valorizzazione dei prodotti tipici del territorio. Il pesce fresco del Mar Tirreno, le verdure di stagione e i pregiati vini siciliani come il Faro e il Mamertino si fondono in un’armonia di sapori che riflette l’identità culturale della città. Ogni piatto è una celebrazione della ricchezza della terra, un invito a scoprire un’autenticità spesso trascurata. Tuttavia, questa tradizione culinaria, capace di primeggiare e regalare esperienze gastronomiche indimenticabili, si trova spesso nell’ombra rispetto ad altre località dell’area metropolitana e della Sicilia intera, che risultano più celebrate. La mancanza di riconoscimenti Michelin è un segnale che non può essere ignorato. È una dimenticanza che parla di poca visibilità, ma anche di un potenziale inespresso. Gli chef messinesi, con la loro attenzione maniacale alla qualità degli ingredienti, scelgono fornitori locali e sostenibili, dando vita a piatti che non sono solo belli da vedere, ma anche ricchi di sapori autentici. Molti di questi chef si sono distinti per la loro creatività, reinterpretando i piatti della tradizione con tecniche moderne e presentazioni innovative. La loro dedizione trasforma ogni pasto in un viaggio sensoriale, ma è fondamentale che questa arte culinaria venga riconosciuta e celebrata a livello nazionale e internazionale. È qui che la comunità locale, le istituzioni e gli stessi ristoratori devono unirsi per promuovere la loro offerta gastronomica e lanciare un appello ai responsabili della Guida Michelin: non trascurate Messina! Questa città ha molto da offrire e merita di essere scoperta. Gli chef messinesi sono pronti a stupirvi con la loro arte culinaria e la loro passione. È il momento di dare a Messina il riconoscimento che merita, di includere i suoi ristoranti migliori nella guida Michelin. Non si tratta solo di premiare la qualità, ma di celebrare una cultura gastronomica viva e in continua evoluzione. Messina è soprattutto un luogo dove la cucina è un’esperienza autentica e straordinaria. È giunto il momento di far brillare questa gemma nascosta e di dare voce agli chef che, con il loro talento e dedizione, stanno scrivendo il futuro della gastronomia italiana. Non lasciamo che la bellezza di Messina rimanga nell’ombra; è ora di portare la sua cucina sotto i riflettori, per una riscoperta che potrebbe rivelarsi straordinaria. Franco Tiano
