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Mafia: Bucalo (FdI) ricorda Beppe Alfano, portiamo avanti sue battaglie

Beppe Alfano ha pagato con la vita la sua lotta alla mafia. Il modo migliore per ricordarlo – conclude – è portare avanti la sua battaglia”.

“Ritengo doveroso oggi ricordare la figura di Beppe Alfano, giornalista siciliano ucciso dalla mafia la notte dell’8 gennaio 1993, quando fu colpito da tre proiettili calibro 22 mentre era fermo alla guida della sua Renault 9 in via Marconi a Barcellona Pozzo di Gotto. Beppe Alfano era un giornalista libero e scomodo per le sue coraggiose inchieste per il quotidiano ‘La Sicilia’. Inchieste che scoperchiarono il calderone dei legami tra mafia, politica e poteri forti”. Lo dichiara in una nota la senatrice di Fratelli d’Italia Ella Bucalo, componente della commissione Cultura e Istruzione.”Il ricordo che ho di lui è quello che conserva una ventenne che ammirava l’imponenza culturale e spirituale di questo grande uomo. Beppe l’ho conosciuto come docente e come amico. Un docente appassionato che nell’insegnamento riversava il suo stile di vita cristallino. Non si piegò agli avvertimenti, non cedette alle lusinghe, ai tentativi di corruzione e per questo è morto. Non smise mai di essere sé stesso, e da quella solida coerenza, e dalla sua ferma rettitudine, fui allora colpita. Un uomo coraggioso, legato profondamente ai valori dell’onestà, la cui memoria va senza dubbio onorata attraverso la lotta ad ogni forma di malaffare. Quel malaffare che lui stesso, con le sue inchieste voleva scardinare. Beppe Alfano ha pagato con la vita la sua lotta alla mafia. Il modo migliore per ricordarlo – conclude – è portare avanti la sua battaglia”.

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