Ismaele La Vardera ha subito gravi minacce dal collega di FdI Carlo Auteri a conclusione di un’aspra discussione sui finanziamenti stanziati dalla Regione all’associazione culturale Progetto Teatrando, la cui sede legale si troverebbe allo stesso indirizzo di casa della madre di Auteri, nel piccolo Comune di Sortino. Lo scontro verbale e le minacce sono avvenuti all’interno del bagno del Parlamentosiciliano. Al deputato eletto nelle liste di Sud chiama Nord e poi dimessosi per aderire al Gruppo Misto dell’Assemblea sono giunte numerose attestati di solidarietà , tra le quali quelle del leader del Movimento Cateno De Luca .
Auteri aveva pronunciato alcune frasi minacciose a La Vardera: «Vedi che io mi scordo che faccio il parlamentare, io ti piglio e ti butto là sotto». La conversazione viene registrata e alcuni stralci sono trasmessi da La7, a Piazza Pulita. «Non ti permettere di dire ai colleghi “ha dato soldi alla madre” perché io ti affogo là dentro, tu a me non mi conosci», incalza il deputato di Fratelli d’Italia. «Vedi che io sono fuori di testa… vedi che io non sono come gli altri, tutti, savoir faire, la politica. È chiaro, non ti permettere mai di dire a un collega che io ho dato soldi a mia madre perché io ti do legnate. Dove sei? Sei qua dentro? Poi chiama i carabinieri, chiama chi ti pare, voglio dire, è chiaro? Questa cattiveria che tu hai la puoi utilizzare con chi vuoi, ma non dire mai cose che non esistono. È chiaro perché io non sono normale. Tu non devi dire minchiate».
Solidarietà all’on. Ismaele La Vardera per le gravi minacce subite dall’on. Auteri da parte del leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca
“Ho sentito telefonicamente l’on. Ismaele La Vardera per manifestargli la nostra vicinanza e, come ho avuto modo di dirgli, al di là delle rispettive posizioni politiche, di fronte a fatti così gravi non esistono barricate.
Episodi di questa natura sono inaccettabili e indegni per chi rappresenta le istituzioni e il popolo siciliano.
Auspico che si vada a fondo nella vicenda per chiarire ogni aspetto e che intervengano anche i vertici del partito e le autorità giudiziarie competenti se necessario, affinché siano presi i provedimenti del caso.”
