“La Uil e la Uil Fpl di Messina ribadiscono con assoluta fermezza e determinazione la propria
posizione in merito al futuro del Centro cardiologico pediatrico mediterraneo che si trova presso
l’ospedale San Vincenzo di Taormina, realtà sanitaria d’eccellenza che rappresenta un punto di
riferimento imprescindibile per la Sicilia e per l’intero bacino del Mediterraneo. Qualsiasi ipotesi
di trasferimento o smantellamento del Ccpm non solo è inaccettabile, ma costituirebbe una
scelta miope e profondamente dannosa nei confronti dei tantissimi piccoli pazienti e di tutti i loro
familiari, nonché per le pesanti ricadute sul piano sanitario, economico e occupazionale. La
presenza della cardiochirurgia pediatrica a Taormina non è frutto del caso, ma è il risultato di
anni di impegno, investimenti e professionalità che hanno permesso a questa struttura di
garantire cure salvavita a centinaia di bambini, molti dei quali provenienti da contesti fragili e
svantaggiati. Spostare questo centro significherebbe interrompere un modello organizzativo che
funziona, con il concreto rischio di compromettere la tempestività e la qualità degli interventi
chirurgici, oltre a creare disagi enormi per le famiglie e i pazienti. Soltanto qualche giorno fa è
stato operato un neonato che pesava soltanto 1,5 kg, ancora legato al cordone ombelicale, che
ha visto il contemporaneo coinvolgimento di 5 equipe. Taormina, per la sua posizione
strategica, le vicine infrastrutture esistenti e il patrimonio professionale consolidato, è il luogo
ideale per continuare a garantire elevati standard assistenziali nel campo della cardiochirurgia
pediatrica. Privare il territorio di questa eccellenza sanitaria significherebbe impoverire l’intero
sistema sanitario regionale e minare il diritto alla salute dei cittadini più fragili: i bambini” lo
hanno dichiarato Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, e Livio Andronico, segretario
generale Uil Fpl Messina.
“La UIL e la UIL FPL chiedono con forza ai Governi nazionale e regionale di abbandonare
qualsiasi progetto che preveda la chiusura del Ccpm di Taormina e di aprire, invece, un tavolo
di confronto serio e finalizzato al potenziamento e al rafforzamento delle attività del centro
pediatrico, in linea con i reali bisogni della popolazione. Non si può giocare con la vita dei più
piccoli, né si possono sacrificare sul piano politico ed economico strutture che sono
un’eccellenza e rappresentano un vanto per tutta la Sicilia. La cardiochirurgia pediatrica deve
restare a Taormina. Su questo punto la nostra posizione è chiara, irremovibile e supportata
dalla convinzione che solo attraverso il mantenimento e il potenziamento del Ccpm si possa
garantire un futuro sicuro ai nostri bambini e un sistema sanitario all’altezza delle aspettative dei
cittadini” hanno così concluso Ivan Tripodi e Livio Andronico.
