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La riconsegna al Comune di Messina di aree che fronteggiano il fronte mare: un’opportunità per lo sviluppo economico

L’analisi dell’Operatore Turistico

In questo periodo, l’amministrazione comunale di Messina si trova di fronte a una sfida importante: cosa fare degli spazi lasciati liberi dalle demolizioni nell’area che fronteggia la cortina del porto? Questa zona, strategicamente posizionata accanto alla stazione ferroviaria e marittima, rappresenta un’occasione unica per ridisegnare il volto della nostra città e rilanciare il suo ruolo nel panorama turistico e commerciale. Il cuore della discussione riguarda la possibile realizzazione di un edificio che dovrebbe ospitare l’I-Hub dello Stretto, un Polo dell’innovazione tecnologica che molti considerano strategico e all’avanguardia, soprattutto tra i sostenitori dell’ex sindaco Cateno De Luca. Tuttavia, nel dibattito emergono anche altre proposte, tra cui il trasferimento di questa idea in un’area diversa, come quella degli edifici delle ex Officine Grandi Riparazioni delle FS, che sta per ritornare di competenza Comunale, e la creazione di una grande Piazza-Parco. Personalmente, sono sempre stato favorevole alla ristrutturazione e alla trasformazione degli edifici esistenti (Silos Granai e Casa del Portuale), ritenendo che la demolizione rappresenti sempre una perdita, sia dal punto di vista storico che della conservazione del patrimonio. Tuttavia, di fronte alle necessità di riqualificare aree degradate e renderle funzionalmente utili, bisogna trovare soluzioni che siano allo stesso tempo innovative e rispettose del contesto. Quello che più mi preme sottolineare è che Messina ha bisogno di una visione che sia prima di tutto costruttiva e orientata al commerciale. La zona di cui parliamo, infatti, si trova in una posizione privilegiata: attigua alla stazione ferroviaria e al porto marittimo, il che rende questa area ideale per uno sviluppo turistico e ricettivo di alto livello. Immaginare, ad esempio, una struttura ricettiva e ricreativa di eccellenza potrebbe rappresentare la svolta che la nostra città necessita. Perché puntare su un hotel di prestigio? Perché una struttura di livello, con caratteristiche di cinque stelle, potrebbe attrarre turismo di qualità, creando occupazione, generando risorse e contribuendo alle casse comunali attraverso i tributi e gli affitti. Un’idea potrebbe essere quella di realizzare un complesso in stile eclettico, ispirato ai palazzi di pregio di Messina, con una Spa, un Roof Garden con vista sul porto e sullo splendido sterro della città. Un progetto che, anche se all’inizio potrebbe sembrare una “fotocopia”, nel tempo acquisirebbe un prestigio e una riconoscibilità unici, diventando un punto di riferimento per il settore. Non si tratta solo di costruire un edificio, ma di creare un simbolo di rinascita e di innovazione, capace di attrarre risorse e di offrire servizi di alto livello. La storia ci insegna che altri paesi, come la Spagna, sono riusciti a reinventarsi nel settore turistico costruendo strutture che combinano tradizione e modernità, diventando tra le mete più visitate d’Europa. La nostra città può e deve fare lo stesso, puntando su un’offerta turistica che valorizzi le sue unicità e le sue potenzialità. Invito la città e le sue istituzioni a interrogarsi seriamente, coinvolgendo tutti gli attori e gli stakeholder in uno sforzo condiviso. Prima di prendere decisioni che peseranno sulle spalle di tutta la collettività, è fondamentale adottare una visione lungimirante, orientata al futuro e alla crescita economica. Solo così Messina potrà riscoprire il suo splendore e affermarsi come una destinazione di eccellenza, capace di attrarre visitatori, investimenti e nuove opportunità per le generazioni a venire.

Franco Tiano

 

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