L’A.O. Papardo, uno dei sei partner della rete formativa legata alla Scuola di Specializzazione in Anatomia
Patologica dell’Università di Messina, ha per prima accolto la sua iniziativa di svolgere degli incontri scientifici
itineranti da tenere in ognuna delle sedi. Tale iniziativa proposta dai professori Guido Fadda, direttore della
Scuola, e Giovanni Tuccari, direttore della UOC di Anatomia patologica del Policlinico universitario, si è
concretizzata in una giornata di studio dedicata al ruolo dell'Anatomia Patologica nella diagnosi delle neoplasie
del sistema emolinfopoietico, che si è tenuta presso l'auditorium della nostra azienda.
Hanno partecipato il Direttore Generale, dott.ssa Catena Di Blasi ed il Direttore Sanitario dott. Paolo Cardia, i
docenti delle Scuola, la dott.ssa Rizzo, coordinatrice del corso di laurea in medicina e chirurgia ad indirizzo
biotecnologico. Sono state presentate due relazioni, una sulla nuova classificazione dei linfomi, svolta dalla
dott.ssa Cristina Pizzimenti, dirigente medico della Anatomia Patologica della nostra Azienda, ed una sul ruolo
dei megacariociti nelle neoplasie mieloproliferative, svolta dal dott. Vincenzo Fiorentino, ricercatore presso
l'UOC di Anatomia Patologica dell'AOU di Messina, moderate dal Prof. Guido Fadda e dalla dott.ssa Marisa
Falduto.
Subito dopo ha avuto luogo una tavola rotonda , moderata dal prof. Giovanni Tuccari, cui hanno partecipato il
direttore della UOC di Ematologia nonché direttore del Dipartimento oncoematologico Dott. Donato Mannina,
il direttore della UOC di chirurgia Toracica Dott. Giuseppe Casablanca, la Dott.ssa Giovanna Moretti dirigente
medico di dermatologia, la dott.ssa Anna Santacaterina responsabile della UOSD di Radioterapia oncologica.
Il tutto alla presenza di un nutrito gruppo di studenti del corso di laurea e di alcuni specializzandi.
Scopo del’iniziativa è stato quello di mettere in evidenza l’importanza del ruolo dell’anatomo-patologo, figura
fondamentale per l’;iter diagnostico-terapeutico del paziente, in questo caso col valore aggiunto di avviare
una formazione integrata che avvicini gli studenti a questa specialità.
L’UOSD di Anatomia Patologica, diretta dalla dr.ssa Marisa Falduto, soddisfa la richiesta di esami istologici e
citologici provenienti dall’interno e dall’esterno, assecondando anche le crescenti richieste in ambito
oncologico nell’era della medicina di precisione. Il laboratorio, infatti oltre che alle indagini
immunoistochimiche necessarie alla formulazione di talune diagnosi, si occupa anche dei fattori prognostico-
predittivi indispensabili per le target therapy, e cioè terapie bersaglio rivolte a pazienti con mutazioni genetiche,
la cui corretta identificazione determina la strategia terapeutica più idonea.
Parte integrante della UOSD di Anatomia patologica è il laboratorio di Biologia Molecolare: questa evoluzione
della medicina rappresenta un nuovo approccio alla malattia che consente di valutare dati provenienti da
analisi molecolari che, integrati con i dati clinico-patologici, orientano le decisioni mediche e forniscono
strategie terapeutiche mirate alle caratteristiche di ogni singolo paziente.
I laboratori posti in essere rappresentano il passaggio ad una medicina di precisione per offrire una analisi
“personalizzata” al singolo paziente” e lo fanno attraverso un gruppo di lavoro composto da medici, biologi,
genetisti, tecnici di laboratorio, specializzati nell’utilizzo di strumentazioni all’avanguardia per la processazione,
con metodiche biomolecolari ad esempio, di linfonodi sentinella per patologia mammaria, polmonare e
endometriale, e di piattaforme diverse per l'esecuzione di esami immunoistochimici e di fattori prognostico-
predittivi per numerose patologie neoplastiche.
L’UOSD di Anatomia Patologica, insieme alla rete formativa interregionale individuata dall’Ateneo peloritano, è
orgogliosa di poter partecipare alle attività di questa partnership allo scopo di suscitare l’interesse dei giovani
medici verso la professione dell’Anatomo-patologo, punto cardine per qualsiasi tipo di valutazione medica e/o
chirurgica, conferendo al professionista del futuro una preparazione multidisciplinare derivante dalla
frequentazione della rete specialistica sul territorio.
