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La Lega si interroga sull’impianto di depurazione di Mili Moleti

Altra interrogazione sulla costruzione dell’impianto di depurazione a Mili Moleti

L’impianto di depurazione previsto a Mili Moleti è stato nuovamente oggetto di discussione in quel di Palazzo Zanca. Stavolta ad incalzare il sindaco Basile sono i consiglieri del gruppo Lega, nello specifico Giulia Restuccia (capogruppo di Lega Salvini Premier), Mirko Cantello ed Emilia Rotondo. Viene evidenziato che in una deliberata datata 21 marzo, la Giunta Schifani aveva previsto, all’interno dell’Aggiornamento del Piano regionale per la gestione dei rifiuti, la costruzione di questa tipologia di impianti ad una distanza di almeno 3 km dai centri abitati, ma anche che la “localizzazione di tutti i nuovi impianti nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia urbanistica avvenga in maniera privilegiata in aree industriali definite” e che l’insieme della gestione dei rifiuti sia effettuata “nella massima tutela dell’ambiente e della salute”. Visto e considerato che l’impianto in questione dovrebbe sorgere “nei pressi del centro abitato e molto vicino a punti strategici del territorio e alla S.S. 114 con conseguente rischio di aumento del traffico e di intralcio a mezzi di soccorso e delle Forze dell’Ordine” -puntualizzano Restuccia, Cantello e Rotondo, mentre c’è “profonda preoccupazione da parte della popolazione anche perché risultano aumentati i casi di malattie respiratorie, allergie e forme tumorali”, i tre esponenti della Lega richiedono alla Regione di valutare lo spostamento del nuovo impianto in un sito più idoneo secondo criteri previsti a norma di legge e all’amministrazione Basile di attivarsi immediatamente per bloccarne la costruzione.

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