Ha riscosso un importante successo la prima edizione della Biennale dello Stretto. La rassegna si è svolta
dal 30 settembre al 4 ottobre 2022 tra Sicilia e Calabria, protagonista assoluta l’area dello Stretto, quale
laboratorio internazionale di idee per il rilancio socio-economico, culturale e artistico di tutto il
Mediterraneo. La Biennale nasce da una idea progettuale dell’architetto Alfonso Femia e della
professoressa Francesca Moraci, entrambi curatori della Kermesse che nelle cinque giornate, attraverso
conversazioni di arte , cinema, fotografia, architettura, geografia e geopolitica, ha rappresentato una
occasione unica per l’elaborazione di progettualità innovative in un’ottica dinamica, al fine di dar vita ad un
programma permanente di analisi, indagine e ricerca tra le città del Mediterraneo. Si è parlato di Scambio e
condivisione quali concetti chiave del percorso condiviso che collocano Reggio e Messina al centro di una
visione unica di sviluppo, baricentro del Mediterraneo. Ma la vera sfida per lo straordinario team che sta
dietro l’organizzazione della Biennale è fare in modo che rappresenti l’inizio di un cammino, un
appuntamento da ripetere nel tempo e non solo un evento occasionale. Un rinnovato orientamento
operativo viene richiesto alle istituzioni locali, alle regioni Calabria e Sicilia, agli atenei di Reggio Calabria e
Messina , alle città metropolitane, all’ordine degli architetti pianificatori paesaggisti e conservatori di
Reggio Calabria e di Messina ed a tutti gli enti che operano nell’area dello Stretto. Fil rouge della
manifestazione il Mediterraneo con le sue peculiarità, con i suoi miti, energico, potente, complesso e le tre
declinazioni delle sue tre linee d’acqua crinale, piana e costa delle sue tre rive(europea, mediorientale,
africana). Partendo dal fascino e dalla energia dell’acqua ai tempi della crisi climatica, presso il Forte
Umbertino Batteria Siacci di Campo Calabro, sono state allestite esposizioni e installazioni di artisti italiani
e stranieri che hanno partecipato al contest di selezione delle opere, il cui risultato è stato realizzare una
mostra bellissima, unica nel suo genere, in uno scenario mozzafiato e all'interno di un luogo
completamente riqualificato. Visitabilie fino al 15 Dicembre.
“E’ vero che il tempo può essere istantaneo, lungo, infinito, ma noi abbiamo un tempo in cui dobbiamo rispondere con idee e progetti… abbiamo una visione del futuro che è separata dal presente, il futuro è un continuo
presente, ormai il tempo del dibattito è superato, abbiamo un tempo del progetto, e se dovessi fare
una riflessione su questo territorio direi che il nodo dello Stretto, che non è stato risolto mai, ha in
questa occasione il tempo dell’opportunità, ha un progetto che nasce dalla possibilità di mettere
assieme più pensieri…” afferma la professoressa Francesca Moraci, che centra appieno con le sue
riflessioni l’obiettivo che ci si prefigge di raggiungere attraverso la Biennale dello Stretto:
promuovere le idee che sostengono progetti per la realizzazione di un futuro migliore.
Giovanna Lello