Desidero ribadire il mio convincimento: il mancato sviluppo turistico della nostra città deriva da una carenza di sinergia tra i vari attori, che spesso operano in compartimenti stagni, senza un’azione unitaria che possa superare le difficoltà di sistema. Sono fermamente convinto che la cultura non può e non deve essere abbandonata, poiché rappresenta un patrimonio fondamentale che arricchisce la nostra società e il nostro futuro. Tuttavia, troppo spesso si tende a limitare la cultura a obiettivi minimi, senza riconoscerne il potenziale sistemico che potrebbe emergere solo attraverso una vera collaborazione tra cultura, turismo, commercio e mobilità. È fondamentale racchiudere e integrare questi settori, creando un sistema sinergico capace di valorizzare appieno le nostre risorse culturali e stimolare uno sviluppo sostenibile e condiviso.
Per esempio, il Museo Regionale di Messina rappresenta un patrimonio di valore, ma soffre di una mancanza di sinergia che ne impedisce di diventare un’attrattiva turistica efficace. La carenza di servizi essenziali, come:
- la copertura del torrente Annunziata nel tratto superiore, che permetterebbe l’accesso dei pullman turistici pesanti;
- servizi di ristoro e igienici nel parcheggio antistante il museo,
rendono difficile, se non impossibile, una valorizzazione moderna e integrata del bene.
La cultura, oggi più che mai, deve anche essere diffusa e accessibile; se questo richiede la creazione di nuovi spazi espositivi, come un museo temporaneo in centro città, ben venga. Una proposta che, se condivisa e sostenuta da tutti gli attori coinvolti (Soprintendenza, Regione, Comune, operatori turistici), potrebbe creare un microcircuito culturale accessibile, con ingressi a pagamento, inseribile facilmente nei tour cittadini, senza lunghi spostamenti, e capace di generare occupazione nei settori della biglietteria, sicurezza, manutenzione e guida turistica. Questa visione non riguarda soltanto la valorizzazione delle opere d’arte, ma anche la creazione di processi economici e sociali, fondamentali per uno sviluppo culturale che coinvolga formazione, lavoro e crescita civile. Il vero nodo, quindi, non è solo tecnico, ma anche politico e di volontà. È necessario che le istituzioni dimostrino una maggiore apertura e una volontà condivisa di lavorare in modo coordinato, promuovendo un tavolo permanente di confronto tra enti culturali, operatori turistici, amministratori e esperti di mobilità, affinché si possa mettere in rete competenze e risorse. Solo così potremo superare le frammentazioni e le logiche di compartimento, e restituire a Messina un ruolo centrale nel panorama culturale e turistico del Mediterraneo.
Franco Tiano
