A seguire la nota del Alessandro Geraci Vicepresidente Terza Municipalità di Messina:
“O mangio o pago le tasse”. E ‘ questa la frase raggelante che sempre più spesso ci capita come consiglieri di ascoltare nei nostri territori, dove purtroppo sempre più numerose sono le discarica a cielo aperto.
La situazione di grande povertà e disagio sociale a Messina è stata peraltro ben fotografata anche nell’ultimo report sulla povertà a cura della Caritas Diocesana”.
Così in un comunicato stampa il vice presidente della Terza Circoscrizione Alessandro Geraci
“A proposito delle discariche abusive in città- spiega l’esponente del Movimento Cinque Stelle – da tempo come consiglio della Terza Municipalità stiamo cercando di affrontare il problema con le diverse proposte lanciate in questi anni: dalle telecamere di videosorveglianze alle guardie ambientali. Tuttavia, fino ad oggi o i risultati sono stati insufficienti oppure i due sistemi sono stati poco utilizzati.
Un’ emergenza questa dei rifiuti conferiti per strada che si accentua e si aggrava nei quartieri piu popolari e sfocia in dramma ecologico e sanitario proprio nelle zone di risanamento.
Entrambe le soluzioni adottate però non risolvono il problema a monte, ossia i cittadini “fantasma” che non pagano la tassa sui rifiuti e quindi non effettuano la raccolta differenziata continuando a commettere reati ambientali gettando i sacchetti per strada o peggio ancora nei torrenti e sui colli messinesi”.
“Per affrontare la questione – continua il consigliere Geraci- oggi in seduta di commissione abbiamo avuto ospite l’Assessore con delega all’evasione dei tributi Cicala per capire come questa amministrazione stia affrontando il recupero delle circa 30.000 utenze che ancora oggi risultano evadere la tassa sui rifiuti.
L’Assessore, oltre a comunicarci la sconfortante notizia del prossimo aumento della tassa sui rifiuti del 20%, ci ha illustrato tutte le mosse che verranno messe in atto, con controlli incrociati tra immobili e proprietari, prime e seconde case, dati catastali da aggiornare, insomma una grossa operazione di verifica dei dati in possesso del Comune per allineare il registro Tari con i reali contribuenti.
Ma questo non elimina il problema economico che affligge la nostra città, fanalino di coda nelle classifiche occupazionali, per la qualità della vita e tra le prime per indice di povertà”.
Per tale motivo- conclude il Geraci – ho chiesto all’assessore Cicala che oggi rappresentava tutta l’amministrazione Basile, di valutare un Bonus Tari per le famiglie con basso ISEE, come d’altronde previsto dalla legge di Bilancio Nazionale e come applicato da altre amministrazioni d’Italia che hanno redditi pro-capite più alti della nostra; nonchè in aggiunta ed unitamente alla Regione Siciliana, valutare un indice di vulnerabilità sociale e ambientale per i nuclei familiari che abitano ancora in zona di risanamento, che permetta loro di avere uno sconto sulla tassa.
La lotta agli incivili ed agli evasori non deve farci dimenticare che essere poveri non è una colpa”.