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Dl Infrastrutture e nuovi emendamenti sul ponte sullo Stretto

“Contro il ponte della prepotenza, ora e sempre resistenza”

Ma perché gli espropriandi dovrebbero presentarsi davanti l’inutile e tardiva commissione comunale ponte visto che proprio in queste ore il Parlamento sta approvando l’ennesima  forzatura legislativa nelle procedure di approvazione del progetto del ponte sullo stretto sulla pelle dei cittadini e degli espropriandi?
Nel dibattito parlamentare per la conversione in legge del DL infrastrutture infatti sono stati presentati ulteriori emendamenti dalla maggioranza di centrodestra a conferma  delle difficoltà che il movimento Noponte ha creato in questi mesi al governo ma anche  il segno della spregiudicatezza con la quale si procede per recuperare il tempo perduto.
Oltre alla previsione dell’approvazione del progetto esecutivo del ponte per stralci, ovvero a rate, che si commenta da sé, le assurde novità che introducono gli emendamenti sono:
1) l’accelerazione dei tempi degli espropri con la previsione di poterli avviare entro 30 giorni dall’approvazione del progetto del Cipess che deve avvenire entro il 31 dicembre 2024;
2)  nessuna  concessione sul fronte dei mutui di cui si era parlato, ma solo alcuni ritocchi degli indennizzi nel patetico tentativo  di “accalappiarsi” il consenso degli espropriandi.
Questo ennesimo atto di prepotenza del governo, costretto a ricorrere al voto di fiducia previsto per lunedì prossimo, non ci fa ovviamente desistere dalla lotta ed abbiamo già attivato i nostri legali per attivare tutte le azioni necessarie.
“Contro il ponte della prepotenza, ora e sempre resistenza”.

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