La Ministra Bernini sta tentando in tutti modi di nascondere che il piano del governo sul PNRR e i posti letto sta affondando come il Titanic.
L’Unione degli Universitari commenta: “Questi sono tutti tentativi maldestri di correggere il tiro in corsa che ci sembrano però una presa in giro. Lo avevamo previsto ma il Governo ha deciso di non ascoltarci, sugli studentati la programmazione è ancora in alto mare.
Se il governo continua così, sarà inevitabilmente costretto a rivedere il target, scrivendo una triste pagina che racconta di una mancata opportunità, causata dalla mancanza di visione di questo governo”.
La Ministra Bernini ammetta i gravi ritardi e finalmente spieghi le ragioni per cui il Governo ha deciso di puntare tutto sui privati, nonostante il parere contrario di esperti e organizzazioni studentesche. Sta buttando via un’opportunità unica e la responsabilità grava sulle sue spalle. Faccia un passo indietro prima che sia troppo tardi.
Stamattina si è tenuta un audizione alle Commissioni Cultura e Lavoro della Camera, in cui abbiamo presentato l’emendamento “salva PNRR” sugli alloggi universitari.
Siamo troppo lontani dall’obiettivo del PNRR, il quale prevede di realizzare 60.000 posti
letto per studenti universitari entro il 2026. Da due anni diciamo al Governo che stanno
sbagliando, ma ha sempre rifiutato il confronto con le parti sociali. I Ministri Bernini e
Fitto sono al comando del Titanic e non vedono che stiamo andando a schiantarci.
“Per questa ragione – dichiara Damiano Di Giovanni dell’esecutivo nazionale UDU – abbiamo appena presentato un emendamento urgente per salvare il PNRR. Chiediamo almeno un miliardo per incentivare e sostenere gli Atenei e i Comuni che vogliono partecipare al bando pubblico, realizzando posti letto accessibili ed economici, se non si agirà in fretta, l’Italia rischia di perdere 1,2 miliardi di euro. Un’incredibile occasione sprecata, e saremo noi studenti a farne le spese”.
Emanuele Carlo, Coordinatore UDU Messina aggiunge:
“La situazione diventa ancora più drammatica se si pensa che migliaia di studenti e studentesse non hanno un posto letto gratuito e accessibile, a Messina abbiamo 300 posti letto a fronte di circa 9000 studenti fuori sede. Inoltre, la qualità delle residenze è bassa.
Vogliamo aprire una interlocuzione anche con i Comuni e con L’Università, L’aumento dei posti letto pubblici è il nostro obiettivo, nonché la soluzione principale per affrontare l’emergenza abitativa. Facciamo appello all’Amministrazione Comunale e all’Università, tutti facciano tutto il possibile per sostenere la residenzialità pubblica e salvare il PNRR, consapevoli del fatto che non siano stati messi nelle giuste condizioni per aderire al bando.
Chiediamo anche ai Comuni di sostenere pubblicamente il nostro emendamento. Perché il Governo deve fare uno sforzo economico e assumersi le sue responsabilità.