Niente acqua, luce e gas, però le chiavi gliele hanno consegnate così, qualunque cosa succeda adesso i responsabili sono gli inquilini che non possono neanche ipotizzare quando potranno trasferirsi nelle abitazioni assegnate dal Comune”.
Duro attacco del capogruppo di Prima l’Italia Cosimo Oteri, che contesta le modalità di consegna degli appartamenti di San Filippo ceduti dall’IACP a Palazzo Zanca, che li ha destinati a famiglie numerose.
“Questa mattina ho effettuato un sopralluogo -spiega Oteri- e la situazione è scandalosa, oltre che estremamente pericolosa, come adesso spigherò. È vergognoso che si consegnino alloggi privi di energia elettrica, gas e acqua corrente nei quali, per quanto grandi e appena ultimati, non ci sono né lo spazio né gli attacchi per la lavatrice, giusto per fare un esempio. Ma forse a Palazzo Zanca qualcuno è convinto che i panni si possano lavare nel fiume… I pavimenti sono sconnessi, l’ascensore non funziona e i due appartamenti del primo piano sono stati assegnati a un disabile grave privo degli arti inferiori e a una famiglia nella quale quattro figli su cinque hanno gravi problemi di salute.
Gli assegnatari sono furibondi e hanno ragione -incalza Oteri. Per non parlare delle situazioni esterne a grave rischio sicurezza: con i tubi del gas (ovviamente privi di contatori) collocati troppo vicini alle sterpaglie in un caso e pericolosi per i bambini nell’altro, visto che sono collocati a ridosso dei muri esterni e consentono di arrampicarsi e anche di entrare dentro gli appartamenti.
So che questa mattina un dirigente di Palazzo Zanca è andato sul posto e si è incontrato con le famiglie, ma l’amministrazione Basile deve avere ben chiaro che i tempi per attivare le utenze e regolarizzare questa situazione incresciosa sono strettissimi e ci sono nuclei familiari sotto sfratto che a breve dovranno lasciare le case in cui vivono. In ogni caso -conclude il capogruppo di Prima l’Italia- in questa vicenda l’amministrazione Basile ha dimostrato un’inefficienza e un menefreghismo inaccettabili”.
