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Attesa al molo Norimberga di Messina una motovedetta della Guardia Costiera con 80 migranti a bordo. Aggiornamenti

Sono quasi 1.700 i migranti approdati a Lampedusa in 48 ore,

GUARDIA COSTIERA

Non si ferma l’ondata di sbarchi in Italia. Sono infatti molteplici i soccorsi svolti in questi giorni di festività dalla Guardia costiera italiana, che sta operando in diversi scenari, tra cui a largo dell’isola di Lampedusa e nel mar Ionio. Nelle operazioni di soccorso, da venerdì ad oggi, sono circa 2.000 i migranti tratti in salvo. A questi si aggiungono i soccorsi, ancora in atto, coordinati dal Centro nazionale del Soccorso marittimo della Guardia costiera a favore di un peschereccio con circa 800 migranti a bordo, intercettati a oltre 120 miglia a Sud-est di Siracusa, in acque Sar italiane.

Il salvataggio, reso complesso a causa del sovraccarico di migranti a bordo, si sta svolgendo in queste ore. A coordinare le operazioni in mare è Nave Peluso della Guardia costiera con il supporto di tre motovedette Sar classe 300 della Guardia costiera e l’assistenza di una nave mercantile presente in zona.

Circa 400, invece, i migranti presenti a bordo di un secondo peschereccio, segnalato anche da Alarm Phone e intercettato da nave Diciotti della Guardia costiera, attualmente in area Sar italiana a circa 170 miglia a Sud-est di Capo Passero, a largo della Calabria ionica. La nave sta eseguendo in queste ore le operazioni di soccorso. Sul posto due unità mercantili in assistenza. A supporto delle operazioni di ricerca e soccorso in mare di questi giorni anche mezzi aerei Guardia Costiera e Frontex.

Sono quasi 1.700 i migranti approdati a Lampedusa in 48 ore, con l’hotspot al collasso con circa 1.600 persone, quattro volte la capienza.

Aggiornamenti 

A seguito di una operazione SAR, sono giunti stamane a bordo di una motovedetta della Capitaneria di Porto 105 migranti in totale, tutti uomini, di cui 23 minori stranieri non accompagnati. Per quanto concerne la nazionalità, si tratta in particolare di pakistani, egiziani e siriani. In breve tempo si è attivato il sistema di soccorso coordinato dalla Prefettura di Messina, con il consueto apporto della Capitaneria di Porto, del Comune di Messina, delle Forze dell’Ordine, Croce Rossa, Usmaf, Asp, Save the Children. Previa assistenza sanitaria, i migranti sono stati condotti all’hot spot per le attività di identificazione e fotosegnalamento.

Foto archivio

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