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A Palermo, incontro operativo tra il presidente della Srr Messina Danilo Lo Giuduce , il direttore generale Arturo Vallone e l’assessore regionale Roberto Di Mauro

L’incontro era finalizzato ad illustrare all’assessore la ricognizione dell’impiantistica

Si è svolta stamani a Palermo nella sede dell’assessorato ai Rifiuti un incontro operativo tra il presidente della Srr Messina, il direttore generale Arturo Vallone e l’assessore regionale Roberto Di Mauro.

L’incontro era finalizzato ad illustrare all’assessore la ricognizione dell’impiantistica inerente la Srr di Messina Area Metropolitana.

Un’occasione per evidenziare il lavoro svolto in questi anni attraverso l’approvazione del piano d’ambito avvenuta nel 2019 con i relativi impianti previsti.

Il Piano, che è in fase di aggiornamento, subirà delle modifiche e diverse implementazioni per perseguire l’obiettivo di chiudere il ciclo dei rifiuti all’interno dell’Ambito.

 Si sono dovuti prevedere potenziamenti, miglioramenti e realizzazione di nuovi impianti.

 La SRR, nella qualità di Ente di Governo dell’Ambito Territoriale Ottimale operativo, ha presentato 25 progetti relativi ad interventi da realizzarsi nel territorio dei 47 comuni soci nell’ambito delle tre linee di intervento, A, B e C, emanate dal Ministero della Transizione Ecologica (MITE) che, con D.M. 396 del 28/09/2021, ha assegnato le risorse finanziarie necessarie per l’attuazione degli interventi relativi all’investimento 1.1, Missione 2, Componente 1 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per la realizzazione di nuovi impianti di gestione dei rifiuti e l’ammodernamento di impianti esistenti.

 I progetti, che saranno inseriti nel nuovo Piano d’Ambito, saranno, quindi, relativi a:

 ‐ impiantistica di secondo livello con 17 progetti per la realizzazione e/o il potenziamento, aggiornamento e automazione di isole ecologiche e/o CCR, un progetto per la realizzazione di tre stazioni di trasferenza e 3 progetti per la realizzazione di compostaggio locale e di comunità;

 ‐ impiantistica di primo livello con progetti per la realizzazione di due impianti di trattamento della FORSU (quello di Mili a Messina e quello da realizzare a Monforte Marina), un impianto di trattamento dei pannolini e il potenziamento dell’impianto d’ambito esistente di selezione della frazione secca dei rifiuti di contrada Pace a Messina.

In particolare, l’intervento per la realizzazione dell’impianto di trattamento e recupero dei pannolini prevede la definitiva bonifica dell’ex inceneritore di rifiuti urbani a Messina e l’utilizzo della stessa struttura per l’implementazione del nuovo impianto senza occupazione di ulteriore suolo ma riqualificando e valorizzando la stessa struttura esistente.

“Oggi, afferma il presidente Danilo Lo Giudice, abbiamo illustrato all’assessore Di Mauro le progettualità che sono state messe in campo in questi anni evidenziando i risultati raggiunti. Il lavoro svolto in questi anni è stato proficuo non soltanto dal punto di vista progettuale ma anche per ciò che riguarda i finanziamenti ottenuti. Il modello Messina funziona e oggi punta all’obiettivo ambizioso di riuscire a far sì che il ciclo dei rifiuti si concluda all’interno dello stesso ambito con una consequenziale riduzione dei costi ed efficientamento dei servizi.

Per fare questo sarà fondamentale portare avanti i progetti in corso, ben 25 al momento, relativi ad interventi da realizzarsi nel territorio dei 47 comuni e i finanziamenti ottenuti per circa 50 milioni di euro oltre quelli in attesa di essere finanziati.

Siamo soddisfatti dell’apprezzamento ricevuto dall’assessore Di Mauro che ha riconosciuto l’enorme sforzo che è stato fatto per arrivare al punto in cui ci troviamo oggi. Il nostro auspicio è che la regione faccia la sua parte accelerando l’iter burocratico che in questi anni ha spesso paralizzato la realizzazione di impiantistica in Sicilia.

Se realmente si vuole avviare un cambio di passo, ha concluso il presidente Danilo Lo Giudice, è necessario snellire quanto più possibile le procedure amministrative dando priorità alla realizzazione di tali interventi e concretizzando così la buona azione messa in campo.”

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