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Trasferimento dell’Archivio di Stato di Messina, confronto operativo tra il sindaco Federico Basile e il soprintendente archivistico Gabriele Capone. Nota della Fapi

Alla presenza dell’assessore Roberto Cicala e del presidente di Patrimonio S.p.A., Maurizio Cacace

Si è svolto questa mattina un confronto operativo tra il sindaco Federico Basile e il soprintendente archivistico Gabriele Capone in merito alla situazione dell’Archivio di Stato di Messina, alla presenza dell’assessore Roberto Cicala e del presidente di Patrimonio S.p.A., Maurizio Cacace.

«L’incontro di oggi – ha spiegato il sindaco Basile –segue il percorso e il dialogo avviato già da mesi per definire al più presto una soluzione stabile e condivisa. Non era semplice trovare una soluzione, come dimostrano le varie manifestazioni di interesse andate deserte per la tipologia di struttura idonea alle esigenze dell’Archivio. Con l’azienda Patrimonio Messina e l’assessore Roberto Cicala abbiamo già avviato un’accurata indagine di mercato, raccogliendo anche la disponibilità di diversi privati».

Il sindaco ha inoltre evidenziato che i tecnici dell’Amministrazione e quelli dell’Archivio sono già al lavoro per verificare le ipotesi sul tavolo: «La scadenza della locazione è fissata a dicembre, ma ci siamo raccordati per procedere insieme a una verifica puntuale degli spazi già individuati. Non c’è alcuna volontà – né dell’Archivio, né tantomeno del Ministero – di trasferire fuori città un patrimonio di tale importanza. Ho avuto conferma di questo anche dal Ministero della Cultura, con cui ho parlato ieri mattina».

Basile ha infine voluto ringraziare quanti, nelle ultime ore, hanno espresso preoccupazione per la sorte dell’Archivio:
«Ben venga una levata di scudi: la dignità della città va difesa sempre. Ma voglio rassicurare tutti: stiamo facendo tutto il necessario per garantire che l’Archivio di Stato resti a Messina, perché questo patrimonio appartiene alla città e alla sua storia»

Nota della FAPI
La vicenda del trasferimento dell’Archivio di Stato di Messina continua a sollevare preoccupazione in tutta la città. In un momento tanto delicato per il patrimonio culturale messinese, anche la FAPI – Federazione Autonoma Piccole Imprese – scende in campo per esprimere una posizione netta e responsabile.
Il presidente nazionale della FAPI, Gino Sciotto, si dice pienamente favorevole alla proposta della Camera di Commercio di mettere a disposizione dell’Archivio di Stato alcuni locali dell’ente camerale, evitando così il trasferimento a Catania.
“Siamo davanti a una questione che riguarda l’identità stessa della nostra città – sottolinea Sciotto – l’Archivio di Stato non è un semplice deposito di carte, ma la memoria viva di Messina, della sua storia, delle sue famiglie, delle sue imprese e delle sue istituzioni. Sosteniamo con convinzione l’idea di utilizzare i locali della Camera di Commercio come sede alternativa: una soluzione concreta, immediata e logisticamente adatta per evitare che questo patrimonio inestimabile venga sradicato dal suo territorio. Peraltro, l’Ente Camerale ha tanti locali vuoti e non più utilizzati. E’ la soluzione più logica e utile”.
La FAPI ribadisce infine la necessità che tutte le forze sociali, politiche e culturali della città facciano fronte comune per impedire quello che sarebbe un vero e proprio scippo identitario. Messina merita rispetto. E l’Archivio deve restare a Messina. Inoltre, per la Fapi, appare altrettanto importante fare ogni sforzo per potenziare l’organico della Camera di Commercio di Messina e per garantire che tale ente torni pienamente a svolgere le funzioni istituzionali per cui è stato creato. Restituire centralità e operatività alla Camera di Commercio di Messina significherebbe rafforzare il tessuto economico e produttivo locale, offrendo servizi più efficaci alle imprese e contribuendo concretamente allo sviluppo del territorio.
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