Persino due leggi banali come la giornata di commemorazione dell’eruzione dell’Etna del 1669 e quella del terremoto che nel 1908 rase al suolo la città di Messina finiscono sotto la mannaia del governo Draghi. Ieri pomeriggio, infatti, l’esecutivo ha deciso infatti di impugnare le due norme approvate ad aprile dall’Assemblea regionale siciliana: in entrambi i casi, la presidenza del Consiglio dei ministri contesta la copertura finanziaria della norma, che dunque secondo il governo violerebbe la Costituzione. La “memoria storica” della nostra città viene, di colpo, cancellata dal Governo.









