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Giornata dell’Europa a Messina: giovani, terzo settore e Comune insieme per riflettere sui diritti

Appuntamenti in programma il 9 maggio in luoghi – simbolo della città, si inizia alle 17.30 a piazza Unione Europea

 

Per ricordare lo storico atto di nascita dell’Unione Europea e i suoi valori fondanti, in primo luogo la pace tra le nazioni, oggi fortemente minata dal conflitto in Ucraina, giovani, terzo settore e pubblica amministrazione si uniscono per celebrare la Giornata dell’Europa anche a Messina.

Il 9 maggio dalle ore 17.30 alle 20, il CESV – Centro servizi per il volontariato Messina ETS e la LUdE – Libera Università dell’Educare, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Messina, organizzano un evento pubblico diffuso in città dedicato ai diritti sociali e civili della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea. Le iniziative, che rientrano nel programma “Ri-generazioni Civiche”, finanziato da ActionAid International Italia ETS e Fondazione Realizza il Cambiamento nell’ambito del progetto “THE CARE – Civil Actors for Rights and Empowerment” cofinanziato dall’Unione Europea, si realizzeranno in tre momenti diversi e in tre luoghi simbolo di Messina.

Alle 17. 30, in piazza Unione Europea, l’assessora alle Politiche Giovanili del Comune di Messina Liana Cannata, il direttore del Centro Servizi per il Volontariato Rosario Ceraolo e la professoressa Anna Pitrone, docente di Diritto dell’Unione europea dell’Università di Messina, dialogheranno sui valori europei e l’importanza di preservarli.

Alle 18.30, a piazza Cairoli, la parola passa ai giovani e all’associazionismo, dove i delegati della Consulta giovani del Comune di Messina, della Consulta provinciale degli studenti e l’Unione degli Studenti Universitari, insieme ai rappresentanti del Presidio di Libera a Messina “Nino e Ida Agostino” e delle associazioni Anymore Onlus, Arcigay Messina Makwan, Ionio, Puli-Amo Messina ETS, Teria, proporranno riflessioni originali sui diritti fondamentali dell’Unione europea: dignità umana, libertà, uguaglianza, solidarietà, cittadinanza, giustizia.

Infine, alle ore 19, presso lo spazio Saraj nel bene confiscato alle mafie in via Citarella, la professoressa Lidia Lo Schiavo, docente di sociologia dell’Università di Messina, e la referente regionale di Libera Tiziana Tracuzzi, insieme ai giovani e ai referenti delle organizzazioni partner dell’iniziativa, ricorderanno altri due anniversari che hanno cambiato il corso della storia italiana e siciliana. Il 9 maggio è anche il giorno in cui fu ucciso nel 1978 Peppino Impastato, giovane attivista di Cinisi e fondatore di Radio Aut. Nella stessa data fu anche ritrovato il corpo dell’onorevole Aldo Moro che, con il segretario del partito Comunista Enrico Berlinguer, stava costruendo una nuova stagione politica per superare gli anni di piombo.

Il programma “Ri-generazioni civiche” propone una serie di incontri nella Città Metropolitana di Messina per conoscere e far emergere esperienze, anche piccole, che gruppi di giovani under 30 stanno realizzando per promuovere diritti civili, inclusione sociale e tutela dell’ambiente. Durante gli incontri si comincerà a costituire un gruppo operativo di coordinamento formato da ragazze e ragazzi, italiani e di origine straniera, sempre under 30. Insieme ad esperti, lavoreranno per trasformare le suggestioni e gli spunti provenienti da tutti i coetanei intercettati in una campagna di poster art sui diritti tutelati dalla Carta dell’Unione Europea. Per segnalare un’esperienza giovanile da valorizzare o candidarsi a partecipare al gruppo operativo di coordinamento, è possibile contattare i referenti di progetto Antonia Ragusi (tel 335 1088475, promozione@cesvmessina.org) e Salvatore Rizzo (tel 320 5697080, salvorizzo@me.com).

“Ri-generazioni Civiche” fa parte del progetto THE CARE – Civil Actors for Rights and Empowerment”, finalizzato a promuovere, proteggere e far rispettare i Diritti e i Valori dell’Unione Europea con un approccio fondato sulla partecipazione dei/delle portatori/trici di diritti e sull’empowerment degli/delle stessi/stesse nel rivendicare i propri diritti. Il progetto coinvolge 70 realtà attive in tutta Italia, creando così una rete del cambiamento in grado di ascoltare e rispondere ai bisogni specifici e concreti di ogni territorio e comunità.

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