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Una grande Akademia Città Di Messina cede con onore in semifinale di Coppa Italia. A Trieste ci va Busto Arsizio.Le amare considerazioni del presidente Costantino

Coach Bonafede: “Orgoglioso della mia squadra”

Nella gara unica di semifinale di Coppa Italia, le ragazze di coach Bonafede sfoderano una prestazione incredibile che però non basta per giocarsi la finalissima di Trieste. Al “PalaBorsani” di Castellanza vince 3-0 Busto Arsizio dopo tre set tirati fino alla fine e decisi da una manciata di palloni. Coach Fabio Bonafede: “Nella gara di andata di campionato subito tanto, oggi giocato alla pari. Siamo sulla buona starda”

 

Non ce la fa Akademia Città Di Messina a conquistare la finalissima di Coppa Italia. Dopo una gara fisica e dalle grandi emozioni vissute dentro e fuori dal terreno di gioco, combattuta ed equilibrata come poche tra quelle viste in stagione, per giocarsi il trofeo tricolore, a Trieste ci andrà Busto Arsizio.

 

Parziali altissimi (25-23, 26-24, 27-25) quelli che descrivono nei numeri più significativi una partita avvincente e decisa da una manciata di centimetri e palloni. A Messina l’onore di aver lottato alla pari, il rammarico di esserci andata davvero vicina, la consapevolezza di aver lasciato una traccia indelebile nella storia del volley messinese e di aver lanciato un segnale preciso alle contendenti della prossima Pool Promozione che prenderà il via domenica.

 

Nello startingsix, per le padrone di casa della Futura Giovani Busto Arsizio, coach Amadio si affida in regia a Monza, suo opposto Zanette, centrali Reborae Furlan, posto 4 Conceicao e Cvetnic, libero Bonvicini; per Messinacoach Bonafede schiera Galletti in regia, suo opposto Payne, centrali Martinelli e Modestino, posto 4 Joly e Battista, libero Maggipinto.Partenza di Busto in p1, Messina in p2.

 

Nel primo parziale, dopo i primi due punti di Busto su errori di Messina (2-0), subito long rally deciso da Modestino che si avventa su una palla slash e rompe il ghiaccio per le ospiti (1-2). Zanette sbaglia in attacco, Payne affonda il colpo, ma il doppio vantaggio Messina è merito di un ace di Modestino (2-4). Busto scalda il pubblico, Joly il braccio e da posto 4 tiene avanti le ospiti (5-7).E’ la stessa Joly che, qualche punto dopo, spedisce out consentendo a Busto di agguantare la parità (8-8). Un muro di Rebora su Battista consente a Busto il momentaneo sorpasso perchè, con due ace di Galletti, Messina trova il primo massimo vantaggio (9-12). E’ il momento di Kelsie Payne; l’americana mette a terra due palloni incredibili e Messina vola a più quattro (10 -14). Busto, un passo alla volta, risale grazie a Zanette, ma soprattutto a Cvetnic (2) e Conceicao (2) (15-16). Martinelli in attacco tiene avanti Messina, ma Zanette risponde con una bordata da posto due (17-18). Messina c’è: Modestino in fase offensiva e Payne a muro in zona 3 costringono coach Amadio a chiamare il primo time-out (17-20). Si rientra in campo e Modestino piazza ancora un muro che sveglia Busto;break di sei punti per le cocche in cui ci mettono le mani pesanti Cvetnic, Zanette e Furlan (23-21).Payne in appoggio e Battista al servizio ritrovano la momentanea parità (23-23); a chiudere il parziale ci pensano Zanette e un errore della statunitense (25-23) in un finale combattuto. Migliori realizzatrici del set Payne, Cvtnic e Zanette con 6 punti; 7 errori per parte.

 

Nel secondo parziale, sestetti confermatiper le due formazioni.Inizio con qualche errore di troppo delle ospiti; poi, Joly prima passa in mezzo al muro con un colpo incredibile poi mette a terra un ace, per il primo massimo vantaggio (4-7). Payne passa due volte, Zanette sbaglia e Messina vola a più quattro (6-10). Salgono i ritmi, la qualità delle giocate e il numero dei long rally. Furlan e Modestino registrano a referto punti da zona centrale, Martinelli mura una pipe di Cvetnic, mentre Rebora replica su Payne (13-13). Nel frattempo, coach Bonafede cambia Joly con Rossetto. Il sorpasso di Busto lo trova Zanette con una gran parallela ad aggirare il muro (14-13). Conceicao sbaglia il servizio, Monza un secondo tocco di squadra spedito sulla rete; il muro che può spaccare il parziale è di Galletti per il conseguente doppio vantaggio Messina (14-16); coach Amadio chiama time-out. Battista piazza un diagonale stretto pazzesco (15-17) e Busto cambia in regia: dentro Bresciani, fuori Monza. Pipe vincente di Payne, mentre Monza torna in campo nell’azione successiva (17-18). Difese acrobatiche, attacchi spinti al limite per un finale incandescente. Busto avanti (23-21) ma Martinelli in fast e Galletti a muro accendono il cuore della gara.Sul 23-23, due difese da cineteca di Maggipinto e una di Rossetto consentono a Battista di mandare ad una palla dal set Messina (23-24). Cvetnic e due errori della stessa Battista chiudono uno dei parziali più belli della stagione (26-24). Migliori realizzatrici Cvetnic e Zanette con 11 punti; 17 errori per Busto, 16 per Messina.

 

Nel terzo set, Amadio conferma le ragazze dei set precedenti, mentre Bonafede lascia in campo Rossetto. Si comincia con una penalizzazione per le messinesi: il primo punto del set arriva da una sanzione disciplinare in favore di Busto (1-0). Messina appare avvertire il doppio set di svantaggio (6-3), ma il carattere delle ospiti viene ancora fuori in maniera forte e chiara; sorpasso Messina con Modestino (9-10). Busto ritrova la verve decisiva dei primi due parziali; Joly in torsione, fallo in attacco fischiato a Zanette ed è nuovamente parità (14-14). Zanette si rifà poco dopo, Martinelli sbaglia, Cvetnic no (17-14) e Bonafede chiama time-out. Busto sembra aver trovato la strada che conduce velocemente alla finale di Trieste, ma deve ancora una volta fare i conti con una grande Messina. Ciancio ha spazio al posto di Battista e, a due punti dal match, sale in quota Martinelli per pareggiare i conti (23-23). Cvtnic manda Busto ad un solo pallone dalla chiusura, replica Payne e si va ancora ai vantaggi (24-24). Tensione alta e arrivano due errori con Zanette prima (24-25) e Martinelli a seguire; quest’ultima fallisce la mira dai nove metri (25-25). La chiusura è standing ovation per Lea Cvetnic: la posto 4 si regala due punti pazzeschi in successione, titolo di migliore realizzatrice con 19 punti, MVP del match e la Finalissima di Trieste. 22 gli errori di Busto, 26 quelli di Messina.

 

Nel post-gara, le dichiarazioni di coach Fabio Bonafede: “Alla fine ha vinto Busto meritatamente; è rimasta più lucida nei punti decisivi. Però, sono veramente molto orgoglioso della mia squadra. Nella gara di andata di campionato abbiamo subito tantissimo, questa sera ce la siamo giocata alla pari, forse pure qualcosa in più noi. Questo vuol dire che siamo sulla buona strada e così dobbiamo continuare”.

 

Futura Giovani Busto Arsizio – Akademia Città di Messina: 3-0 (25-23, 26-24, 27-25)

 

Futura GiovanI Busto Arsizio: Pomili , Bresciani 3, Citterio ne, Monza 1, Silva Conceicao 6, Tonello ne, Zanette 16, Osana (L) ne, Furlan 6, Bonvicini (L) 0, Cvetnic 19, Rebora 8, Bosso ne, Del Core ne. All. Amadio, Ass. Tettamanti.

Akademia Città di Messina: Battista 11, Martinelli 9, Catania ne, Ciancio 0, Modestino 6, Felappi (L) ne, Mearini ne, Payne 12, Joly 6, Rossetto 0, Maggipinto (L) 0, Galletti 5, Michelini 0. All. Bonafede, Ass. Ferrara.

 

Arbitri: Marco Pernpruner e Giuseppina Stellato

Durata set: 25’, 29’, 29’

MVP: Cvetnic (Futura Giovani Busto Arsizio)

Le amare considerazioni del presidente Costantino: “Troppi episodi nelle ultime gare ci fanno riflettere”

 In merito agli episodi controversi che hanno caratterizzato le ultime gare di Campionato e Coppa del club messinese, interviene il presidente Costantino: “Lottiamo contro pregiudizi ed etichette. Chiediamo che venga riconosciuto alle nostre atlete, staff e imprenditori che investono nel Volley il diritto di essere rispettati”.

 

MESSINA – Momento di riflessione in casa Akademia Città Di Messina dopo gli episodi controversi accaduti nel corso delle gare di Campionato e Coppa. Ad esprimere il profondo rammarico del club e di tutte le componenti interessate, il presidente Fabrizio Costantino: “Siamo orgogliosi del percorso fin qui compiuto da Akademia Città Di Messina, merito dei sacrifici che quotidianamente Staff, Atlete, Dirigenti fanno e della notevole fiducia che i nostri sponsor ripongono in noi.

Per una realtà del Sud come la nostra è sempre complicato programmare e intraprendere un percorso di alto livello nel mondo dello sport. Lottiamo quotidianamente contro pregiudizi ed etichette che, a causa di società poco serie del passato, ci vengono reiteratamente attribuite”.

 

Dalla nostra fondazione, ed ancor di più in questi due ultimi anni in cui abbiamo iniziato a calcare il taraflex rosa della Serie A, abbiamo fatto della correttezza e della serietà il nostro biglietto da visita. Nei tanti chilometri, che ogni week-end percorriamo in lungo e largo per lo stivale, abbiamo sempre coltivato profondo rispetto per le società avversarie, la classe arbitrale, le istituzioni che ci governano come Fipav e Lega. Oggi quel rispetto, che anzitutto ci siamo guadagnati con il nostro comportamento esemplare, è un diritto che vogliamo ci venga riconosciuto per i grandi sacrifici sostenuti e che non sono di certo inferiori a quelli delle altre Società”.

 

Chiediamo– prosegue il massimo dirigente del club – che ci venga riconosciuto il diritto ad essere trattati parimenti agli altri, un diritto che, invece, viene spesso negato a noi e alla nostra terra che continua a essere bistrattata per retaggi storici che non ci appartengono e che non possono condizionare in negativo il nostro percorso. Comprendiamo che la Sicilia è “lontana” dal cuore del Volley, che Akademia forse è una realtà ancora poco compresa nella sua bellezza, serietà e lungimiranza, ma nulla di tuttoquesto ci spaventa”.

 

Tema centrale che il presidente tiene ad evidenziare  “i troppi episodi accaduti nelle ultime gare – vinte o perse – e che ci fanno tuttora riflettere; non siamo più disposti a sopportare tutto questo. Ribadiamo a gran voce che ci venga riconosciuto il diritto ad essere rispettati, ma chiediamo al tempo stesso competenza, soprattutto in quella che è la classe arbitrale, verso il lavoro di un tecnico, atleta, dirigente, ma anche verso gli imprenditori che investono nel mondo del Volley e che pagano a caro prezzo gli errori commessi”.

 

Mi auguro – conclude Costantinoche sia così anche per chi dirige gare che contano e pure tanto. Da qui in avanti, per noi, saranno solo gare che conteranno tanto. Chiediamo a gran voce, in nome della terra che rappresentiamo, che Akademia venga riconosciuta pienamente all’interno di un movimento che ci vede protagonisti anzitutto per la grande dignità, serietà e competenza con cui affrontiamo il nostro cammino nel mondo della pallavolo nazionale”.

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