I giallorossi di mister Banchieri (foto) escono dal Franco Scoglio con la testa alta per la prestazione offerta con l’Avellino, seconda forza del campionato. In considerazione della gravissima situazione societaria che non riesce a trovare soluzioni definitive nell’assetto proprietario e che in settimana ha perso 4 punti in classifica per non aver saldato i debiti con i giocatori per i compensi e gli aspetti fiscali dovuti, gli atleti hanno offerto una prestazione di alto valore professionale e con il valore aggiunto dimostrato nel rispetto della maglia indossata e del sostegno dei tifosi messinesi. Sul piano del gioco un pareggio era il risultato più giusto per quello che le due squadre hanno dimostrato durante la gara. Ma , come è noto, nel calcio si vince anche per gli episodi che si verificano durante la partita. E, in sostanza , le due squadre hanno costruito solo quattro chiare occasioni da gol: due il Messina con un palo a portiere battuto che ha negato la rete del vantaggio al 18’ a Petrucci e al 94’ un miracolo di Iannarilli impedisce il pareggio di Pedicillo; i campani invece trasformano in rete l’unica occasione del primo tempo al 34’ un colpo di testa di Sounas, mentre Palumbo al 61’da solo davanti al portiere messinese calcia fuori.
Ora il percorso verso una possibile salvezza, con i play-out , diventa sempre più difficile, anche per mantenere la distanza di meno otto da chi ci precede in classifica. Ma il Messina non è la prima volta che affronta situazioni difficili ed è in grado di prepararsi a missioni quasi impossibili e attrezzarsi per i miracoli sportivi.
A seguire la nota diramata prima della gara dal sindaco BASILE: “SITUAZIONE ACR MESSINA, BASTA CHIACCHIERE: SERVONO CHIAREZZA E RESPONSABILITÀ”
“La situazione societaria dell’ACR Messina continua a essere motivo di grande preoccupazione.
Nei giorni scorsi, ho richiesto un incontro con le parti coinvolte, tenutosi di fronte a un notaio, per fare chiarezza sulla validità dell’atto di cessione tra Pietro Sciotto e AAD Group.
Da questo confronto è emerso che il passaggio di proprietà è formalmente e amministrativamente valido, indipendentemente da ipotesi o interpretazioni alternative e fantasiose.
Nel frattempo, il presidente Stefano Alaimo ha manifestato l’intenzione da parte della società di cedere le quote, ma le dichiarazioni da sole non bastano: servono azioni concrete e immediate per garantire un futuro alla squadra e al calcio messinese.
I numeri sono chiari: AAD Group detiene l’80% dell’ACR Messina, mentre il restante 20% è nelle mani di Pietro Sciotto. La situazione è questa, non esistono soluzioni fantasiose né alternative fuori dalla realtà.
Da sindaco, insieme all’amministrazione, abbiamo cercato di favorire il dialogo e sollecitato chiarezza. E torniamo ancora una volta a chiedere serietà e rispetto da parte di tutti gli attori coinvolti.
Interpretando il pensiero dei miei concittadini posso dire che ci siamo stancati di questo atteggiamento irresponsabile.
Richiamo ancora una volta tutte le parti in causa a un senso di responsabilità: la città e i tifosi meritano rispetto e risposte certe, non il vuoto delle parole o l’immobilismo delle scelte non fatte”.
