I giallorossi scendono in campo al Franco Scoglio consapevoli dell’importanza della posta in palio: il diritto di disputare i play – out per mantenere la categoria nel calcio professionistico.
Si parte con il piede “a tavoletta” sull’acceleratore per assumere il “pallino “del gioco.
Una manovra agevolata da un episodio che condizionerà tutta la partita: l’espulsione al 13′ di Gil che viene giustamente punito dall’arbitro per aver trattenuto dalla maglia Petrucci che , dopo averlo superato, si avviava in solitudine verso la porta per una chiara occasione da rete.
I messinesi cinicamente approfittano della superiorità numerica per affondare i propri attacchi e al 22’ passano in vantaggio con una bellissima rete di Tordini che scaglia un tiro dall’apice dell’area di rigore che s’infila all’incrocio dei pali. Dopo appena 5′, il solito Luciani sul micidiale asse con Garofalo devia un traversone e raddoppia. Il risultato potrebbe assumere dimensioni clamorose se l’arbitro non annullasse per fuori gioco due reti di Luciani e Garofalo.
Ma, nel secondo tempo , i giovani juventini non intendono arrendersi e anzi al 4′ dall’inizio accorciano le distanze con Amaradio che con un’insidiosa parabola batte Kaprikas.I giallorossi subiscono il colpo e cominciano a perdere a lucidità e le geometrie del primo tempo e soffrono il ritorno degli avversari che, sino al 97′, nonostante l’uomo in meno continuano a sperare nel pareggio.
Ora si il campionato si gioca nei 180′ previsti per gli spareggi per conquistare la salvezza
Il Messina ha acquisito il diritto a disputarli con grande sacrificio e merito, ma l’obiettivo non è stato ancora raggiunto.
I tifosi meritano l’auspicato risultato finale e, sopratutto,una Società affidabile per un futuro possibile.
Nella foto i tifosi festeggiano la vittoria del Messina
