Se volessimo guardare il bicchiere mezzo pieno potremmo affermare che almeno l’obiettivo di evitare di non presentarsi alla prima partita di Coppa Italia, con le conseguenze di natura economica e disciplinare da affrontare, è stato raggiunto.
I giallorossi sono scesi in campo con una squadra improvvisata e impreparata che comunque ha garantito la regolarità dell’inizio della stagione. Chi pretendeva anche una valida prestazione sportiva, non aveva valutato bene le precondizioni della compagine schierata in campo. Anzi, si deve ringraziare la nuova dirigenza della Società , che è riuscita, in tempi record,  a presentarsi con le carte in regola davanti al direttore di gara.
In questo quadro, gli sforzi dell’allenatore Giovanni Cirino e la decelerazione attuata dalla Vigor Lamezia nel secondo tempo riescono a ridurre le proporzioni della sconfitta che, considerato che gran parte della gara il Messina l’ha giocata in dieci per l’immediata espulsione di Di Cristina al 21’ con soli cinque giocatori di categoria, mentre tutti gli altri erano atleti under, poteva assumere dimensioni imbarazzanti.
Per il valore che può avere si accenna alla cronaca della partita:
Il Vigor Lamezia segna il primo gol al 21′ con La Vecchia-
Tandara raddoppia al 28′ e segna la sua doppietta al 33′, portando il risultato sul 3-0.
Il primo tempo si chiude con Sanzone che segna di testa su calcio d’angolo.
Il risultato finale viene fissato da un rigore concesso al 51′ e trasformato da Mascari.
Bisogna segnalare anche la decisione dell’allenatore Antonio Foglia Manzillo che, con spirito sportivo, ha schierato i giocatori più giovani che aveva a disposizione.
Non era a Lamezia che si poteva immaginare il futuro concreto della società sportiva che rappresenta la città metropolitana di Messina, il terreno di gioco si trova a livelli diversi e purtroppo non è un prato verde. I tifosi e gli sportivi giallorossi si aspettano impegni precisi e azioni concrete per un futuro degno della tradizione sportiva peloritana.
Lillo Zaffino
