“Festa dell’Annuncio” 2025: un evento che, in spirito di comunione, ha inteso condividere
preghiera, fede, gioia, speranza, sorrisi, amicizia, grazie ad un Dio che si serve di tutti
coloro che desiderano seguirlo per incontrare i suoi figli, soprattutto quelli più “feriti”
dall’esistenza, per far percepire la tenerezza della Sua paternità, la forza prorompente del
Suo amore, unico, speciale, sconvolgente per i canoni umani, un amore che si prende cura,
redime, salva e dona vita nuova. Così, all’insegna di questa certezza di fede, sabato 31
maggio, dalle 21:30 a mezzanotte, nell’ambito del Progetto Pastorale “Sentinelle nella
notte” ha avuto luogo presso la Basilica cattedrale e piazza Duomo questa Festa tanto attesa,
che ha visto il coinvolgimento attivo di Uffici e Organismi diocesani, istituti religiosi,
numerose parrocchie e associazioni laicali. Tutti, in unità di intenti, sono riusciti a vivere
un’esperienza forte di preghiera, in un primo momento attraverso l’Adorazione Eucaristica
comunitaria, presieduta dal Vescovo Ausiliare, Mons. Cesare Di Pietro e in un secondo
momento attraverso un percorso personale di spiritualità scandito da “passi” (Battesimo,
Parola, Preghiera, Riconciliazione, Condivisione, Evangelizzazione) che si snodavano per le
navate laterali della basilica. Così, si è offerta ai visitatori l’opportunità di compiere dei
gesti evocativi della propria fede e di confermarla attraverso la lettura della Parola di Dio, la
preghiera personale, la Confessione Sacramentale, la condivisione di quanto interiorizzato,
anche con una sola parola, una frase da scrivere in un cartellone. Sorprendente la copiosa
affluenza di giovani, motivati ad aggirarsi in piazza anche dalla musica coinvolgente
proposta da un complesso della Pastorale Giovanile e ad entrare in Basilica, grazie alla porta
centrale spalancata e alle coppie di accoglienza e di evangelizzazione che invitavano a
leggere un bigliettino e ad effettuare il percorso all’interno della chiesa. Emozionante
l’entusiasmo con cui i giovani accettavano la proposta, tanta la gratitudine, riscontrata dalle
coppie di evangelizzazione, e costante la conseguente raccomandazione a continuare. Per
quanto vissuto, in armonia e comunione, si ringrazia in primis il Signore, che ha “chiamato”
ciascuno ad essere un Suo “strumento” per cooperare alla costruzione del Suo Regno, e poi:
il Delegato Arcivescovile Mons. Roberto Romeo, immediatamente disponibile a proseguire
l’iniziativa già avviata dalle “Sentinelle nella notte” col suo predecessore, Mons. Giuseppe
La Speme; i confessori (padre Samuele Le Donne, padre Claudio Sirni e padre Hubert,
camilliano) che con impegno e sacrificio hanno dispensato la Grazia divina, fino a tardi,
colmando i cuori di pace e di gioia; il Masci Messina 1- Il Faro per il servizio d’ordine
accuratamente espletato; l’addetta stampa Marilena Faranda; il coro, coordinato da Irene
Dieni, della parrocchia “S. Maria della Consolazione” – Gravitelli Inferiore; tutti i referenti
dei passi, rappresentanti: della parrocchia “Sant’Antonio Abate”, delle
“Cooperatrici Oblate Missionarie dell'Immacolata” (COMI), dell’”Associazione Missionaria
di Maria Immacolata” (AMMI), della Congregazione “Figlie del Divino Zelo” – Messina
Centro, del Gruppo “Padre nostro… Padre di tutti”, dei Frati Francescani del Santuario
“Nostra Signora di Lourdes”, della Gifra, dell’Ufficio Missionario. E poi, tanti amici,
appartenenti a parrocchie e aggregazioni laicali, intervenuti a sostenere, condividere,
pregare (Associazione Aiutiamoli a vivere, Amici di Suor Alfonsa, Avulls, Focolarini,
parrocchia “Santi Pietro e Paolo” Congregazione “Ancelle Riparatrici” di via Nino Bixio,
Congregazione “Figlie di San Paolo” , le “Suore di San Carlo Borromeo Scalabriniane”).
Tutti insieme, dunque, nel Triduo della Madonna della Lettera, nonché nel tempo della
Novena della Festa di Pentecoste, rimasti in città, luogo di emergenze educative e “periferie
esistenziali” per divenire, con semplicità e umiltà, un prolungamento della presenza di
Cristo nel mondo, per portare la Sua luce dove sono le tenebre e rendere qualsiasi incontro
importante, indimenticabile perché, con Gesù in mezzo, si giunge sempre ad una fonte
inestinguibile d’amore, di gioia, di speranza.
Maria Pia Bonanno
