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Società

Missione territoriale “una stella nella notte” a cura del gruppo “Padre nostro … Padre di tutti”.

Una stella luminosa per rinascere

Il Tempo di Pasqua che stiamo vivendo e che ci accompagnerà fino alla domenica di Pentecoste è un Tempo in cui si sente più forte il bisogno di incontrare Gesù, la Luce che rischiara le tenebre del mondo, che libera e salva dalla morte. È con questo desiderio che sabato 13 aprile presso la Basilica Cattedrale di Messina si è vissuta la seconda tappa del  progetto “Una stella nella notte”, concepito da mons. Giuseppe La Speme, delegato arcivescovile per la Cattedrale e dal gruppo “Padre nostro … Padre di tutti”. E’ stata l’occasione per riflettere sulla Luce del Risorto, Stella che illumina il nostro cammino e guida i nostri passi. Oggi più che mai il mondo ha bisogno di Cristo e della sua Parola, si sente la necessità di evangelizzare e aprire il cuore dei giovani a un incontro che cambi la loro vita: quello con Gesù. Molti di loro non hanno mai avuto contatto con la religione cattolica, altri l’hanno avuto in modo superficiale, altri ancora si professano atei. In tutti c’è però il bisogno di conoscere,  di essere ascoltati, di trovare rifugio e pace, di avere una parola di conforto che li liberi dalle proprie angosce ed incertezze. Fare loro comprendere che Dio li ama e avvicinarli a Lui è stato il compito delle coppie di evangelizzatori che sabato sera, come “fiaccole di speranza”, si sono fatti testimoni ed annunciatori del Vangelo, anche attraverso una “caramella di Dio”, ovvero un messaggio di riflessione e di gioia per invitare i tanti giovani, presenti in piazza Duomo, ad entrare in chiesa. Qui accolti da un sottofondo musicale hanno potuto seguire attraverso un maxi schermo delle slides con frasi significative anche sul tema pasquale, con l’obiettivo di far riflettere e capaci di destare un risveglio di quello che è sopito per molto tempo. Di far comprendere innanzitutto che con la Pasqua la vita prende il sopravvento perché Gesù inchiodato sulla croce offre a tutti la possibilità di cambiare la propria esistenza. Quella pietra rovesciata in una tomba rimasta vuota ci fa capire che risorgere vuol dire svegliarsi, liberarsi dalla paura, “rinascere”. La grande affluenza e partecipazione di sabato sera fa sperare in una vera rinascita, dove le guerre, le ingiustizie e le sofferenze possono essere  sostituite dalla speranza e dalla pace.

Marisa Mangano

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