Nella campagna social #ricercaèfiducia, AriSLA ha coinvolto gli ultimi ricercatori finanziati, selezionati con il Bando AriSLA 2021. Nei post (disponibili in questa pagina), i ricercatori mostrano una mano colorata, in linea con la campagna a livello mondiale, e testimoniano la vicinanza ai pazienti, ritenendo che il proprio lavoro abbia ‘un valore sociale perché permette di aggiungere nuovi tasselli che, messi a disposizione della comunità scientifica, possono contribuire a sconfiggere malattie incurabili’. E’ proprio ‘l’immensa fiducia riposta dai malati SLA nei ricercatori a spingerli a fare sempre meglio’, a ‘non arrendersi di fronte ai risultati disattesi’ e fare in modo che tale fiducia sia ricambiata. Gli studiosi confermano che c’è un ‘grande fermento scientifico sul fronte SLA’, c’è una ‘voglia estrema di fare passi avanti e di lavorare uniti’, con la consapevolezza che lo sforzo comune possa ‘contribuire in modo significativo a trovare una terapia efficace’. Nei post, che saranno pubblicati sui profili Facebook e Twitter di Fondazione AriSLA da oggi a lunedì 28 febbraio, è possibile leggere anche una breve descrizione dei progetti di ricerca appena partiti e finanziati da AriSLA. Si tratta di sette nuovi studi che intendono approfondire diverse aree di studio, alcune poco esplorate, e individuare nuove modalità di intervento terapeutico.“Il ‘Rare Disease Day’ è un’occasione importante che ci permette di raccontare la sensibilità e vicinanza della comunità scientifica italiana a chi combatte contro malattie difficili e complesse come la SLA. Una battaglia che si deve combattere su più fronti – afferma il Responsabile scientifico di AriSLA, Anna Ambrosini –. E uno di questi è certamente attraverso il sostegno alla ricerca, strumento con cui ottenere risultati concreti e soprattutto sicuri per i pazienti. Bisogna continuare a credere e a dare fiducia all’operato dei ricercatori, che ringraziamo per avere aderito alla campagna”.
Società
Arisla aderisce al ‘Rare Disease Day’ con la campagna social #ricercaèfiducia
Presidente Melazzini: “la fiducia dei pazienti nella ricerca è strumento motivante i ricercatori”
RICERCATORI COINVOLTI. Alla campagna hanno aderito Savina Apolloni del Dipartimento di Biologia, Università degli Studi di Roma Tor Vergata; Manuela Basso del Dipartimento di Biologia Cellulare, Computazionale e Integrata (CIBIO), Università degli Studi di Trento; Valentina Bonetto dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS di Milano; Andrea Calvo dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino e Dipartimento di Neuroscienze ‘Rita Levi Montalcini’, Università degli Studi di Torino; Mauro Cozzolino dell’Istituto di Farmacologia Traslazionale, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma; Nadia D’Ambrosi del Dipartimento di Biologia, Università degli Studi di Roma Tor Vergata; Alice Migazzi del Dipartimento di Biologia Cellulare, Computazionale e Integrata (CIBIO), Università degli Studi di Trento. Hanno inoltre partecipato tre ricercatori afferenti all’Università degli Studi di Padova: Michela Rigoni del Dipartimento di Scienze Biomediche, Francesco Rinaldi del Dipartimento di Matematica ‘Tullio Levi-Civita’ ed Elena Ziviani del Dipartimento di Biologia.