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Sabato 22 marzo nella Casa del Popolo di Milazzo Congresso provinciale di Rifondazione Comunista, eletto nuovo segretario provinciale Alfredo Crupi

In conclusione l’organismo sarà successivamente convocato per l’elezione del tesoriere, della segreteria e per l’assegnazione degli incarichi sui singoli temi: Internazionale, lavoro, sanità, scuola, diritto alla casa, artigianato e agricoltura, ecc…

Sabato 22 marzo presso la Casa del Popolo di Milazzo, si è svolto il passaggio conclusivo del congresso provinciale di Rifondazione Comunista.

L’organismo dirigente provinciale eletto al Congresso si è riunito per l’elezione del nuovo segretario provinciale, eleggendo a maggioranza, senza alcun voto contrario, Alfredo Crupi, che già aveva ricoperto in passato tale incarico.

Nel suo intervento successivo all’elezione il nuovo segretario ha ringraziato le compagne e i compagni per la fiducia a lui accordata e ha ringraziato il segretario uscente, Maurizio Fazio di Naso.

Quindi ha tracciato i primi urgenti impegni che attendono il partito:

  1. a) Intensificare la partecipazione al movimento per la pace. La guerra non è solo una devastante tragedia per chi la subisce  e neppure solo una tremenda minaccia reale per tutti noi, ma opera già sulle nostre vite.Ha infatti avuto un pesante costo economico per la ricaduta delle sanzioni  imposte alla Russia e delle tensioni internazionali, ha determinato un diffuso clima di angoscia e incertezza nelle nuove generazioni, ha indotto e sempre più determinerà l’incremento delle spese militari a scapito di quelle necessarie per garantire la sanità, la scuola, le pensioni, ecc. Questo aspetto sarà drammaticamente incentivato qualora andasse in porto il piano Rearm Europe che prevede la spaventosa cifra di 800 miliardi di euro da destinare agli armamenti e che necessariamente si tradurranno in tutta Europa in un drammatico peggioramento delle nostre condizioni di vita. Mentre i fabbricanti di armi ingrassano sulle nostre spalle;
  2. b)  In tema di tensioni internazionali dobbiamointensificare le azioni di solidarietà al popolo Palestinese,sottoposto da decenni a una occupazione illegale e coloniale di gran parte dei suoi territori ad opera dell’esercito israeliano e da  oltre un anno sottoposto a devastanti bombardamenti e a crimini di guerra nella striscia di Gaza, un genocidio condannato anche dalla Corte di Giustizia internazionale che assume a pretesto l’azione di Hamas del 7 ottobre ma che non mira alla liberazione degli ostaggi ma all’annientamento e all’espulsione di tutti i palestinesi dalle loro terre, nel colpevole silenzio di gran parte della comunità internazionale e dei mezzi d’informazione;

 

  1. c) Sul più generale tema dei diritti sociali e civili dichiariamo, come già fatto a livello nazionale,il nostro concreto impegno a sostegno dei referendum sul lavoro proposti dalla CGIL e di quello sulla cittadinanza proposto da +Europa, e ci attiveremo da subito per aderire ai comitati referendari ovunque presenti;
  2. d)Sul piano locale confermiamo la nostra ormai trentennale attiva partecipazione al movimento No Ponte, opera simbolo di un modello di sviluppo arretrato che minaccia di devastare e depauperare il nostro già fragile territorio, mentre a nostro avviso sono possibili e necessari interventi di prossimità volti a potenziare i trasporti e la rete stradale già esistente, la sanità, la scuola…Nel contempo non possiamo non manifestare preoccupazione per la nota vicenda dell’arsenico presente nel materiale di risulta dei lavori per il raddoppio ferroviario, e già il nostro circolo territoriale si è attivato per partecipare al locale Comitato popolare che vigila su tale questione;
  3. e)Ferme restando le differenze esistenti all’interno della nostra vasta e soprattutto lunga provincia, con le peculiarità sociali e culturali di ciascuna area geografica (Nebrodi, Comprensorio Milazzo-Barcellona, Capoluogo, Jonica, aree interne e costiere, città medio-grandi  e piccoli centri),occorre monitorare la situazione degli enti locali della provincia, dai maggiori fino ai più piccoli. Tutti stretti tra le ormai consuete difficoltà finanziarie che non di rado conducono al dissesto e i piani di spesa del PNRR e dei fondi europei in genere. Forme di sovvenzionamento, peraltro già in parte falcidiate per le conseguenze delle tensioni internazionali, non sempre facilmente e immediatamente fruibili ma soprattutto elargite secondo dinamiche che paiono eterodirette: nel senso che spesso sembra che i Comuni non abbiano i soldi da spendere per ciò che serve, ma attuano quelle opere finanzianziabili secondo i criteri europei, a prescindere dalla loro effettiva necessità e utilità, dalla loro compatibilità con le altre esigenze del territorio, o quanto meno lasciando il forte dubbio sulla loro priorità rispetto ad altri interventi. Emblematico a tale proposito l’overdose di parcheggi di interscambio, isole pedonali e piste ciclabili, tutte cose in linea teorica lodevolissime, che l’amministrazione comunale sta realizzando, a scapito di altri interventi più semplici e più urgenti, relativi banalmente alla copertura delle buche, alla segnaletica, all’illuminazione, ecc.

In conclusione l’organismo sarà successivamente convocato per l’elezione del tesoriere, della segreteria e per l’assegnazione degli incarichi sui singoli temi: Internazionale, lavoro, sanità, scuola, diritto alla casa, artigianato e agricoltura, ecc…

 

 

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