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Politica

I Consiglieri della Lega interrogano il Sindaco sulla stasi dei lavori per il Porto di Tremestieri. Nota Uil e replica dell’Amministrazione

Si riaccende il dibattito in città

I Consiglieri Comunali del Comune di Messina dei gruppi consiliari LEGA SALVINI PREMIER E PRIMA
L’ITALIA Villari Giuseppe, Cantello Mirko, Centofanti Amalia, Restuccia Giulia e Rotondo Emilia hanno
presentato al Sindaco una articolata interrogazione consiliare in relazione al Porto di Tremestieri ed alle vicende
che hanno portato all’attuale situazione di stasi, riassumendo lo stato dell’appalto e le criticità riscontrate e posto
un grido di allarme sull’opera per il modo in cui l’Amministrazione sta affrontando le criticità in atto.
Nell’interrogazione si citano le richieste con cui il Comune chiede le risorse al Ministero per far fronte ad una
commessa che ha ancora bisogno di oltre 85 milioni di euro (nota prot. n. 0174099/2023 del 22.06.2023) e dall’altro
nella delibera di giunta n. 368 del 19.07.2023 si rilascia parere contabile favorevole alla transazione e si attesta la
copertura finanziaria dell’opera.
I Consiglieri pongono una serie di domande al sindaco ed in particolare chiedono se non ritenga di proporre
la revoca in autotutela della delibera di giunta municipale n. 368 del 19.07.2023, per poterla riadottare se e quando
verrà verificata e/o integrata la necessaria copertura finanzia pari ad € 85.369.101,29 di cui all’art. 3 dell’atto di
transazione, nonché se non abbia preoccupazioni che se l’iter relativo alla cessione del contratto d’appalto,
attraverso la cessione del ramo d’azienda, venga completato entro il 27 settembre 2023, per come previsto
nell’avviso del Tribunale, con l’individuazione dell’Impresa, la stessa possa pretendere imponenti risarcimenti al
Comune per il caso in cui non venisse confermata la permanenza dei fondi a suo tempo stanziati ed erogati dal
Ministero gli ulteriori fondi per aggiornamento prezzi e concludono chiedendo al Sindaco se non ritenga di chiedere
al Tribunale di congelare la procedura competitiva fino a quando non sarà effettuata la verifica sulla copertura
finanziaria esistente e sulla tempistica e reale possibilità di ottenere gli ulteriori fondi dal Ministero;

 

Porto di Tremestieri: il Comune di Messina punta alla transazione tra Comune e Coedmar.

Per la Uil è un inadeguato atto di resa della città.

 

Secondo la Uil e la Uiltrasporti la transazione è un opinabile tentativo dell’amministrazione comunale di mettere una pezza ad una gestione disastrosa dei lavori dell’opera più importante della città.

“Servono ben 86.241.345,59 di euro (oltre ottantaseimilioni) per completare il Porto di Tremestieri, la grande macroscopica incompiuta del nostro territorio, vale a dire molto più di quanto era l’importo originario dell’appalto pari a circa 64 milioni di euro. Quindi, al netto dei soldi spesi e dei lavori pregressi quantificati in 15.800.000,00 euro, la definitiva realizzazione dell’opera, ad oggi, è lievitata, sulle spalle della collettività, ad un totale di oltre 101 milioni di euro. Questo emerge ed è cristallizzato nella delibera n. 368 approvata dalla giunta comunale di Messina il 19.07.2023 con la quale è stato dato il via libera alla discutibile transazione con la società Coedmar di Mestre con cui si è decisa la via della cessione del ramo d’azienda“ lo hanno dichiarato Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, Michele Barresi, segretario generale Uil Trasporti Messina, Nino Di Mento, segretario generale aggiunto Uil Trasporti Messina, e Pasquale De Vardo, segretario generale Feneal Uil Tirrenica.

“Nella medesima delibera è riportato, inoltre, il nuovo cronoprogramma dei lavori che impegnerà la ditta che rileverà il ramo d’azienda: il comune di Messina prevede tempi di esecuzione dell’opera pari a due anni, a partire dalla data di ripresa dei lavori. In tal senso, è opportuno rammentare che il Porto di Tremestieri, come ripetutamente strombazzato negli anni scorsi e come candidamente riportato nella citata delibera di giunta, doveva essere concluso il 9 ottobre 2022 con una previsione di 660 giornate di lavoro. Pertanto, come nel classico gioco dell’oca, nei fatti ci ritroviamo al punto di partenza e a meno dell’anno zero” hanno proseguito i sindacalisti.

“Come se non bastasse vi è l’ulteriore beffa rappresentata dal colpo di spugna caratterizzato dalla transazione con la quale il comune di Messina, stazione appaltante del Porto di Tremestieri, intende rinunciare anche per il futuro ad ogni eventuale penalità nei confronti della Coedmar. Preso atto della linea assunta dal comune di Messina occorre evidenziare che questa “impalcatura” poggia le sue fondamenta su ipotetiche risorse, pari a circa 45 milioni di euro a titolo di revisione dei prezzi (decreto ministeriale 50/20222), che, ad oggi, non sono nella reale disponibilità della stazione appaltante. Alla luce dell’attuale situazione, reputiamo indispensabile che il competente ministero delle Infrastrutture si impegni, a strettissimo giro, per garantire massima chiarezza sulla procedura e sullo stanziamento delle ingenti risorse necessarie ed indispensabili per la realizzazione del Porto di Tremestieri. In questo quadro, una volta acquisito il sostanziale rifinanziamento dell’opera, ribadiamo la necessità ineludibile della nomina di un Commissario che possa garantire sia la ripartenza che i tempi di esecuzione dell’opera. Quanto avvenuto ci sta dando ragione e dimostra l’assoluta correttezza e linearità della nostra posizione che, con coerenza e lungimiranza, portiamo avanti da lungo tempo sia per la sua strategicità che per gli importanti risvolti occupazionali. La delibera di giunta smaschera e smentisce definitivamente le chiacchiere e i giochi di illusionismo di qualche amministratore cittadino che, come nelle migliori tradizioni, sfuggiva dalla realtà dei fatti attaccando il nostro sindacato che ha sempre avuto a cuore le sorti di questa infrastruttura” hanno concluso Tripodi, Barresi, Di Mento e De Vardo.

 

La replica dell’Amministrazione

Progettazione e realizzazione della piattaforma logistica intermodale con annesso scalo portuale del porto di Tremestieri. Chiarimenti sulla sospensione dei lavori e sulla procedura ditrasferimento del ramo d’azienda di NUOVA CO.ED.MAR. S.r.l. propedeutico al prossimo riavvio dei lavori.

 

Siamo proprio sicuri che le critiche mosse a mezzo stampa vanno nella direzione del bene della città e della realizzazione del porto? Forse si sta creando un caso per aprire la strada al commissariamento? Fughiamo da subito ogni dubbio ben venga il commissario se può essere utile alla realizzazione dell’opera. Ovviamente ad onor di cronaca è necessario riportare lo stato dell’iter per meglio comprendere che la questione va ben suddivisa tra aspetti giuridico-amministrativi da quelli strettamente finanziari. I primi hanno una valenza “privatistica” i secondi sono indipendenti dai primi. Infatti, il surplus di soldi necessari per il completamento dell’opera derivano dal “caro prezzi” e comunque sarebbero stati necessari a prescindere dall’iter attualmente in corso. Pertanto, come sempre non amiamo fare polemica ma amiamo l’onestà intellettuale. In questi momenti a nostro avviso appare netto e chiaro l’approccio verso le questioni, invece di fare quadrato e chiedere a gran voce i “denari” mancanti per il completamento dell’opera, così come si fa in ogni parte d’Italia, a Messina si pensa di puntare il dito contro “avversari” politici senza nemmeno fermarsi un attimo a comprendere le dinamiche quali realmente siano. Auspichiamo sempre che, un giorno si possa pensare realmente al bene di Messina e non a biechi interessi di basso cabotaggio. Di seguito si riporta la cronistoria dell’appalto.

 

In merito all’attuale situazione di fermo dei lavori di realizzazione del Porto di Tremestieri ed alle attività messe in campo da questa S.A. per consentire il riavvio e il completamento dell’opera, è opportuno fornire chiarimenti sulle procedure adottate nei confronti dell’impresa appaltatrice e su quelle gestite direttamente dall’autorità giudiziaria su cui il Comune ha rivestito il ruolo di parte in causa.

 

La S.A.ha avviato il procedimento di verifica dei ritardi sull’avanzamento dei lavori e sull’inadempimento contrattuale da parte della Nuova Coedmar srl a partire dal gen. 2022, in considerazione della bassa produttività presente in cantiere e del mancato accoglimento da parte del D.L. di tutte le motivazioni, controdeduzioni e delle riserve scritte dall’Impresa rispetto alle contestazioni sui ritardi contenute sugli Ordini di Servizio della S.A.;

Superata la crisi generale subita nel settore dei lavori pubblicinella primavera del 2022 a seguito dell’avvio del conflitto russo-ucraino, sorta soprattutto per la mancanza di materie prime,non avendo comunque ottenuto il riavvio dei lavori, questa Stazione Appaltante ha adottato il provvedimento di decadenza dal beneficio dell’anticipazione contrattuale con Determina del soggetto Responsabile n.6616 del 29.07.2022, ciò in ottemperanza alla determinazione n.1 del 13.07.2022 del Collegio Consultivo Tecnico.

Inoltre, successivamente all’adozione del provvedimento di decadenza dal beneficio dell’anticipazione contrattuale, il Direttore dei Lavori, con l’Ordine di Servizio n.9 del 21.07.2022, ha avviato le procedure previste per la risoluzione del contratto per grave ritardo dovuta alla negligenza dell’appaltatore previste dal comma 4 e seguenti dell’Art. 136 del D.Lgs 163/2006;

Questa S.A. ha, infine, avviato, in data 16.09.2022, ai sensi dell’art. 136 del D.Lgs 163/2006, il procedimento di risoluzione del contratto con la ditta Nuova Coedmar srl per grave ritardo nell’esecuzione dei lavori in aggiunta al grave inadempimento per il blocco protratto  delle lavorazioni.

Alle definitive determinazioni della S.A., assunte nel settembre 2022,in merito all’appalto della Nuova Coedmar srl, necessarie per proseguire i lavori con le altre soluzioni previste dal Codice dei Contratti, l’Impresa ha avviato procedure giudiziarie che di fatto hanno sospeso il contratto d’appalto e l’azione risolutrice dell’Amministrazione come di seguito rappresentato.

 

Ricorso della Nuova Coedmar srl ex art.700 del C.C. (sett. 2022 – dic 2022)

La prima procedura giudiziaria è stata avviata presso il Tribunale di Messina per la sospensione del procedimento di decadenza dall’anticipazione contrattuale e di conseguenza di risoluzione del contratto d’appalto. Questa S.A. ha dato incarico professionale all’Avv. Tommasini Raffaele, del Foro di Messin,a per la difesa nel predetto giudizio concluso con il provvedimento sospensivoex art. 700 e 669 bis c.c., in data 31 dic. 2022, con il quale la sospensiva è stata revocata dal Tribunale di Messina a favore del Comune;

 

Procedimento di risoluzione della Crisi d’impresa ai sensi dell’art. 19 del CCII.(gen 2023 – maggio 2023)

Successivamente all’emissione del 31.12.2022 da parte del Tribunale di Messinadella revoca del regime sospensivo sul tema della decadenza dal beneficio dell’anticipazione contrattuale, la ditta Nuova Coedmar srl, in data 19 gennaio 2023, ha presentato presso il Tribunale di Venezia l’applicazione delle misure protettive per crisi d’impresa, ai sensi dell’art. 19 del CCII, chiedendo la sospensione dei provvedimenti di escussione e di risoluzione contrattuale. Anche in tale sede il Comune di Messina è stato rappresentato dal Prof. Tommasini.

 

Concordato C.d. prenotativo ex art. 44 CCII (giugno 2023 – previsione ottobre 2023)

I provvedimenti emessi dal Comune nei confronti di Nuova Coedmar srl sono rimasti sospesi in seno alla procedura di risoluzione della crisi d’impresa disposta dal Tribunale di Venezia e, a scadenza dei tempi assegnati al procedimento, con domanda del 19 maggio 2023 (pubblicata nel Registro Imprese), la NUOVA CO.ED.MAR. ha depositato avanti al Tribunale di Venezia istanza di concordato C.d. prenotativo ex art. 44 CCII (la “Procedura di CPR”);

Nell’ambito della Procedura di CPR, ed è stato nominato Commissario Giudiziale il Dott. Giovanni Boldrin (il “Commissario Giudiziale”) e il Tribunale ai sensi dell’art. 97 CCII ha disposto la prosecuzione della sospensione del Contratto di Appalto;

Le Parti, rappresentante dai rispettivi legali,insieme al Commissario giudiziale, hanno discusso la possibilità di giungere alla conclusione di un accordo che conduca alla cessione del Ramo di Azienda al soggetto (il “Nuovo Appaltatore”) che dovesse risultare aggiudicatario all’esito della procedura competitiva gestita dal Tribunale di Venezia ex art. 91 CCII;

La gara da espletarsi presso il Tribunale di Venezia è in corso con scadenza 27 settembre 2023 cui seguirà la cessione del ramo d’azienda da Nuova Coedmar srl a nuovo appaltatore in possesso dei requisiti per il riavvio dei lavori con cui stipulare il contratto entro il mese di ottobre 2023.

Si conclude chiarendo ancora che, a partire dal settembre 2022, data in cui la S.A. ha deciso di risolvere il contratto con la Nuova Coedmar srl, le procedure di gestione dell’appalto sono state, di fatto, gestite dalle autorità giudiziarie seguendo la linea di tutelare la crisi d’impresa della nuova Coedmar srl e al contempo assicurare una soluzione operativa alla stazione appaltante per la prosecuzione dell’appalto e il completamento entro il dic. 2025.

 

La cronaca di oggi è che nel 2023 parliamo di un’opera avviata nel 2009, che solo dal 2018 grazie ad un colpo di ruspa ha ripreso a camminare e che oggi è certamente assurdo pensare possa arenarsi di nuovo per beghe politiche che non ci appartengono e sulle quali chiediamo compattezza per completare un’opera strategica per la città.

 

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