“Eccomi! Mi chiamo Federico Basile. Ho 44 anni, sono nato e vivo a Messina. Ho studiato Economia e Commercio all’Università di Messina e da lì ho cercato di avviare la libera professione. Sono spostato con Daria da undici anni, abbiamo due figli. Abbiamo condiviso la passione per l’associazionismo e la vita politica che ho iniziato ad assaporare quando mi sono candidato alla prima circoscrizione. Non ho mai avuto un’ideologia politica importante, destra o sinistra”.
Si presenta così, il candidato a Sindaco di Messina, Federico Basile, appoggiato da Sicilia Vera e dall’ex primo cittadino Cateno De Luca.
Questa mattina in conferenza stampa insieme a Giuseppe Lombardo, presidente di Sicilia Vera e al deputato regionale Danilo Lo Giudice ha ribadito l’importanza di andare avanti nel progetto post De Luca per portare risultati ancora più ampi e alzare l’asticella.
“Sono un candidato vero! – continua Basile. Non sono un agnello sacrificale su nessun altare politico. Sono candidato a Sindaco della città di Messina se i messinesi lo vorranno. Da quando sono stato designato revisore dei conti ho sempre cercato di dare un contributo pratico a quelli che erano i problemi della città. Poi ho incontrato De Luca che ha riacceso la voglia di essere presenti sul territorio in maniera fattiva e da lui ho capito che non è solo necessario programmare le attività ma portarle avanti. Metodo, impegno, sacrificio e generosità: sono questi gli elementi che ho condiviso in questi anni con tutta la squadra. Ho lavorato con loro senza che nessuno si riservasse tempo e impegno per la città”.
Una squadra unita, coesa, senza spaccature che sta programmando tutto in vista di una nuova sfida. Consapevoli che la politica è cambiata e che saper governare una città significa prima di tutto saperla amministrare.
“Sono stato più volte chiamato, “guardiano dei conti”, si! Ma guardiano di tutta la rete amministrativa che ha consentito tutto ciò che si è realizzato in questi tre anni e mezzo”.
Infine per la presentazione delle liste e’ stato dichiarato che “stiamo già lavorando, in corsa tante quante ne saranno necessarie”.
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