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Cultura

Presentate le prime esperienze editoriali della Casa editrice Open Access “Messina University Press”  

Successivamente, alla presenza degli autori, il focus si è spostato sulle opere pubblicate della Casa editrice

L’Aula Magna del Rettorato ha ospitato l’evento di presentazione delle prime opere edite da ‘Messina University Press’, la Casa editrice Open Access dell’Università di Messina nata per promuovere la libera divulgazione in rete dei risultati della ricerca scientifica e per diffondere atti di congressi, testi e collane.

I lavori sono stati introdotti e presieduti dal Prorettore agli Affari Generali, prof. Luigi Chiara: “Desidero ringraziare tutti i presenti a questa giornata che sancisce il raggiungimento di un obiettivo a cui la governance d’Ateneo ha creduto molto. Oggi la realtà di ‘Messina University Press’ è consolidata ed ha già sfornato i primi prodotti editoriali fungendo da punto riferimento per i docenti ed i ricercatori impegnati in Ateneo. Mettere in piedi una Casa editrice non è facile; il raggiungimento di questo obiettivo è stato possibile grazie alla perseveranza dei proff. Alessandro Morelli e Marina Trimarchi ed all’impegno profuso dagli uffici amministrativi preposti. In futuro faremo il possibile per dotare ‘Messina University Press’ di ulteriori strumenti utili per il suo importante lavoro”.

Variegati i temi affrontati durante l’incontro a cui hanno preso parte, fra gli altri,  i proff. Alessandro Morelli e Marina Trimarchi, rispettivamente, Direttore e Vicedirettore di “Messina University Press.

Il prof. Morelli ha illustrato lo stato dell’Arte di ‘Messina University Press’, il cui progetto editoriale si è dimostrato florido e vivace sin dalle prime battute: “In qualità di Direttore della Casa editrice universitaria – ha dichiarato – è con grande emozione che prendo la parola di fronte ai colleghi docenti e a tutti i presenti. Quanto realizzato con ‘Messina University Press’ si è concretizzato grazie al fattivo supporto del Rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea, dei Prorettori, proff. Luigi Chiara e Giovanni Moschella e degli uffici che, grazie alla gestione amministrativa del Direttore Generale, avv. Francesco Bonanno, hanno reso possibile tutto questo. Un ringraziamento particolare desidero rivolgerlo alla prof.ssa Marina Trimarchi, al mio fianco sin dall’inizio, che tanto si è prodigata per il progetto. La Casa editrice persegue molti virtuosi obiettivi con lo scopo principale di divulgare e mettere in libero collegamento i traguardi della ricerca scientifica. ‘Messina University Press’ fa suoi i principi dell’Open Access e dell’Open Science, riflette sulle modalità attraverso cui fare ricerca e sui suoi aggiornamenti, senza limitarsi alla sola pratica della pubblicazione testuale. La Casa editrice, inoltre, concorre alla promozione dell’immagine d’Ateneo e si prodiga per attivare proficue collaborazioni interateneo come, ad esempio, quella instaurata con ‘Milano University Press’. Abbiamo tutta l’intenzione di implementare il nostro compito, indagando nuovi orizzonti per il bene della ricerca”.

La prof.ssa Trimarchi si è soffermata sulla procedura utile per pubblicare con la Casa editrice (ulteriori informazioni contestuali sono consultabili al link https://messinaup.unime.it/). La dott.ssa Giuliana Deodato ha tracciato gli scenari futuri in relazione al piano editoriale 2023, mentre, i proff. Giuseppe Ucciardello e Filippo Angileri hanno relazionato circa le potenzialità di ‘Messina University Press’ per gli studi umanistici e per le discipline scientifiche. Di Open Access, Open Science e della piattaforma Open Monograph Press hanno, invece, parlato i dott.ri Benedetta Alosi e Nunzio Femminò.

Successivamente, alla presenza degli autori, il focus si è spostato sulle opere pubblicate della Casa editrice: ‘Leonardo Sciascia e la storia del diritto’, a cura di Antonio Cappuccio e Giacomo Pace Gravina; ‘La questione Mediterraneo. Tradizione, cambiamenti, prospettive’, a cura di Giuseppe Bottaro; ‘Verso la riforma della giustizia tributari’, a cura di Maria Vittoria Serranò; ‘La previdenza dei ministri di culto a cinquant’anni dalla legge 22 dicembre 1973, n.903’, di Angelo Licastro.

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