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Lettera aperta dell’arch. Maurizio Rella a margine dell’iniziativa “Thinkingreen – il salotto dell’economia sostenibile,  Taormina

Sollecito un incontro pubblico con i comitati no ponte e con gli iscritti al nostro Ordine Professionale

A seguire la  lettera aperta dell’arch. Maurizio Rella  a margine dell’iniziativa “Thinkingreen – il salotto dell’economia sostenibile,  Taormina-Messina 7-8-9/07/2023:

Al Presidente e al Consiglio dell’Ordine degli Architetti P.P.C di Messina

Apprendo da comunicazione mail dell’ evento di cui in oggetto, per il quale mi giunge invito. Trattasi, in sintesi, (si riporta testualmente dal programma) di un “evento finalizzato a promuovere tematiche che riguardano la salvaguardia e la tutela dell’ambiente.” E ancora…

“Tre giorni dedicati alla cultura, alla sostenibilità ambientale e all’architettura, occasione di confronto tra personalità illustri e professionisti di settore, al fine di contribuire alla creazione di un manifesto per il rilancio del territorio all’insegna della bellezza.”

Ora, leggendo il programma, salta all’occhio, almeno per quanto mi riguarda, una netta forzatura, un aspetto propagandistico di un’opera fortemente contraddittoria, contrastata da molti e dai tanti punti ancora oscuri, dalle forti incidenze ambientali, dalle opere fortemente impattanti, proprio, sugli equilibri ambientali, sul territorio. Facendo riferimento al programma del 7 luglio alle ore 15.30, allorquando, nel contesto del “Thinkingreen”, facendo seguito ad altri argomenti sicuramente, questi sì, congrui e coerenti con la tematica specifica dell’evento, si propone il tema: ” nuove prospettive di rigenerazione urbana sostenibile nell’ area metropolitana dello stretto: il ponte e le opere connesse”. In primis il ministro Salvini, tra i relatori, colui che oggi vuole farlo passare come un’opera avveniristica e green in contrasto con quello che sosteneva contro il ponte qualche anno fa in condizioni tali e quali a quelle attuali, se non per quanto alla odierna carica di Ministro

La mia lettera segue quella del 12 aprile, quando facendo riferimento ad alcune osservazioni del Presidente Falzea, riprese dalla stampa, contestando una certa superficialità nell’affrontare un tema così complesso come il ponte, sollecitavo un coinvolgimento degli iscritti, un approfondimento ed una apposita commissione di studio. Non ebbi risposta alcuna. Oggi sono ancora sollecitato dalla macroscopica esibizione di un’opera così macroscopicamente in contrasto col tema ” Thinkingreen “, “pensare verde”, allorquando si tratta di un’ opera così fortemente impattante sul piano realizzativo qualora questa “scellerata” opera possa, soltanto,  mai essere iniziata e  comunque nella personale consapevolezza che mai potrà essere  completata, traducendosi in uno spreco infinito di risorse economiche e danni enormi, con l’unico risultato di danni inestimabili sul territorio e sulla qualità della vita delle cittadinanze interessate. Certamente non è questa la sede dove approfondire gli argomenti contro il ponte, ma non si potrà certo ignorare il convincimento, intanto tecnico, scientifico ed economico di tanti cittadini che si oppongono a quest’ opera. Ma nel contempo non si comprende come e su quali basi si fondi un totale appiattimento del Consiglio dell’Ordine degli Architetti di Messina sulle posizioni e le scelte dell’attuale governo che ripropone la realizzazione di quest’ opera esaltandone la fattibilità e i vantaggi, senza suffragare questa decisione con studi specifici e senza allargare il tema in un dibattito che coinvolga gli iscritti.

Si ritiene davvero che il ponte sia un’opera green ed ecosostenibile come sostiene il Ministro con le sue farlocche tesi? Si pensa davvero che quest’opera per la quale si è attivata questa assurda accelerazione, con tutti i dubbi connessi alla completezza degli iter progettuali, economici, di fattibilità e autorizzativi possa essere anche soltanto iniziata e risolutiva di ben altri problemi di sviluppo infrastrutturale? E ancora davvero si ritiene quest’opera green ed ecocompatibile?

Per questi motivi reitero le richieste inviate a mezzo mail il 12/04/2023 e sollecito un incontro pubblico con i comitati no ponte e con gli iscritti al nostro Ordine Professionale.

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