È un bellissimo e luminoso Teatro Vittorio Emanuele quello che ieri sera ha accolto uno dei capolavori del teatro tragico francese: FEDRA, di Jean Racine nella lettura del regista Federico Tiezzi. Le luci giocano un ruolo importante sulla scena sin dall’inizio, quando si apre il sipario dorato sulle stanze del palazzo reale di Trezene, che rappresentano le stanze dell’inconscio di Fedra che, innamorata del figliastro Ippolito, si dibatte tra passione e colpa. Scelte registiche singolari connotano la mise en scene in cui la scelta sapiente dei colori con predominanza di oro e nero, i movimenti scenici e le luci, conferiscono grande eleganza e intensità alla rappresentazione. È tutto uno scavare nelle profondità dell’animo, nei sentimenti coartati e trasfigurati dal ruolo che i personaggi principali ricoprono…un Re, una Regina e il figliastro di Fedra, Ippolito figlio del Re Teseo e di un’amazzone. E gli interpreti Catherine Bertoni de Laet, Martino D’Amico, Valentina Elia, Elena Ghiaurov, Riccardo Livermore, Bruna Rossi, Massimo Verdastro, tutti bravissimi! Una serata per pochi intenditori, rispettosamente rimasti ancorati alle loro poltrone sino alla chiusura del sipario.
Oggi, domenica, ancora in scena alle 17,30, assolutamente da vedere!
Ester Isaja
