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Cultura

Dal 17 al 21 marzo, il Teatro dei 3 Mestieri di Messina organizza il workshop teatrale “In guerra con il mondo è la pazzia” con il noto regista, attore e drammaturgo Rosario Palazzolo

Nel cinema ha lavorato con Marco Bellocchio ne Il Traditore e con Grassadonia e Piazza in Iddu – L’ultimo padrino.

Questo percorso formativo è in programma dal 17 al 21 marzo dalle 20.30 alle 23.30 e sabato 22 marzo alle 21.00 è in programma la restituzione al pubblico.
Il workshop è aperto a attori,  𝗴𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗶 𝗼 𝗺𝗲𝗻𝗼, 𝗮𝘀𝗽𝗶𝗿𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗼 𝗲𝘀𝗽𝗶𝗮𝗻𝘁𝗶, 𝗰𝗵𝗲 𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮𝗻𝗼 𝘃𝗼𝗴𝗹𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝘀𝗽𝗲𝗿𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗿𝗲𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲  che non si ponga il problema di risolversi in sé, ma che sia un lascito, una corsa contro il tempo, anche un anacronismo.

Palazzolo ha immaginato un workshop di “creazione per attori a partire da ciò che significa pazzia, o l’essere pazzi, o essere considerati pazzi, o considerarsi pazzi, e procedere per tentativi di vita che abbiano il vanto di non determinarsi mai in un discorso finito, e che anzi abbiano fatto voto di vastità, onorando tutte le molte possibilità possibili, fino alle impossibilità. E insieme alla pazzia, i fantasmi. Di cui è piena la realtà degli squilibrati, i fantasmi zoppi e ciechi, che hanno smesso di spaventare ma che lo stesso si aggirano rumorosi ovunque si possa, i fantasmi striscianti dalla coscienza lucente, i fantasmi ipocriti e malandrini che fanno sempre ciò che non va fatto, e mai ciò che è convenuto”.

“Proporrò ai partecipanti l’interpretazione di dieci brevi drammaturgie monche, caduche, senza nessun happy end, poiché la pazzia detiene il vanto di non prevedere alcuno scampo. E con la speranza che esondi, questa pazzia, e colga in pieno il pubblico, ovvero i fantasmi di una vita trascorsa, andata, in corso, o quel che sarà.
Il cosa:
E ci sarà un poco di artigianato, ovvio, che occorrerà alle interpretazioni.

Per cui:
– I personaggi: Come nasce un personaggio; costruzione dei personaggi attraverso i desideri e i conflitti; le dinamiche interne; il destino del personaggio; obiettivo come motore della storia; conflitti interni e conflitti esterni.
– Analisi e struttura: La domanda principale; gli antefatti; il conflitto come motore della storia; la costruzione del personaggio; fabula Vs trama; la struttura; le didascalie del testo.
– La narrazione: Il punto di vista; l’universo del personaggio; monologo Vs soliloquio; il climax e l’anticlimax.
– L’illusione della realtà: I dialoghi; il linguaggio e la lingua; lo stile e la voce; l’eversione necessaria; verità e rappresentazione.
– Gli strumenti del mestiere: I modi dell’attore; segreti e rivelazioni; negazioni e rivendicazioni; anfibologia; il corpo e il sacrificio; la realtà come appiglio; l’ironia come approdo; lo sguardo corale.
▪️Il come:
E per cui gli artisti barbagianni, mi servono, che abbiano a cuore la produzione di pensieri capaci di germinare parole e gesti ed emozioni, che soprattutto siano in grado di gestire le omissioni, di lasciare un discorso aperto, spalancato, poiché sarà compito del pubblico determinare una definizione, fosse pure maldestra, però frutto di quella specie di epifania che è l’immaginazione.

𝗜𝗻𝘃𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗮 𝗰𝗮𝗻𝗱𝗶𝗱𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗮 𝗶𝗻𝗳𝗼@𝘁𝗲𝗮𝘁𝗿𝗼𝗱𝗲𝗶𝟯𝗺𝗲𝘀𝘁𝗶𝗲𝗿𝗶.𝗶𝘁 – 𝟯𝟰𝟵.𝟴𝟵𝟰𝟳𝟰𝟳𝟯 𝗘𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗶𝗹 𝟭𝟮 𝗺𝗮𝗿𝘇𝗼 𝟮𝟬𝟮𝟱
Il quando
📆𝗱𝗮𝗹 𝟭𝟳 𝗮𝗹 𝟮𝟭 𝗺𝗮𝗿𝘇𝗼 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝟮𝟬,𝟯𝟬 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝟮𝟯,𝟯𝟬.
🎭𝗥𝗲𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘄𝗼𝗿𝗸𝘀𝗵𝗼𝗽 𝗦𝗮𝗯𝗮𝘁𝗼 𝟮𝟮 𝗠𝗮𝗿𝘇𝗼 𝗼𝗿𝗲 𝟮𝟭:𝟬𝟬
📍Teatro dei 3 Mestieri, Messina
Rosario Palazzolo è drammaturgo, scrittore, regista e attore. Per il teatro ha scritto, fra gli altri: Ciò che accadde all’improvviso (2006), I tempi stanno per cambiare (con Luigi Bernardi, 2007), ’A Cirimonia (2009, premio ACTI 2020 allo spettacolo), L’ammazzatore (2018), Eppideis (2021), Via Crudex (2023), Tiger dad (2024), e il Dittico del sabotaggio, composto dagli spettacoli Se son fiori moriranno (2022) e Ti dico una cosa segreta (2024).
Nel 2016 ha pubblicato la raccolta di testi teatrali Iddi – Trittico dell’ironia e della disperazione (Editoria & Spettacolo, 2016), che comprende Ouminicch’ (2007), Letizia forever (2013) e Portobello never dies (2015); e nel 2019 il trittico Santa Samantha Vs. Sciagura in tre mosse (Il Glifo, 2019), che comprende gli spettacoli Lo zompo (2016), Mari/age (2016) e La veglia (2018).
Vincitore del 18° festival internazionale del teatro di Lugano, nel 2016 è stato insignito del premio nazionale della critica (ANCT) per la sua attività di drammaturgo.
Negli anni la sua scrittura è stata oggetto di studio presso diverse università italiane e europee, con approfondimenti monografici e tesi di laurea.
Per la narrativa ha scritto le novelle L’ammazzatore (Perdisa Pop, 2007) e Concetto al buio (Perdisa Pop, 2010), e i romanzi Cattiverìa (Perdisa Pop, 2013), La vita schifa (Arkadia Editore, 2020), proposto da Giulia Ciarapica per il Premio Strega 2020, e Con tutto il mio cuore rimasto (Arkadia Editore, 2021), proposto da Alberto Galla per il Premio Strega 2022.
Nel cinema ha lavorato con Marco Bellocchio ne Il Traditore e con Grassadonia e Piazza in Iddu – L’ultimo padrino.
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