Connettiti con noi

Cerca articoli o argomenti

Cultura

Città costiere mediterranee e soluzioni a prato inglese: le soluzioni suggerite dagli esperti

Un giardino mediterraneo o di un prato fiorito non è una rinuncia alla bellezza, ma una scelta consapevole verso un giardinaggio più sostenibile

A seguire la nota dell’Ing. Francesco Cancellieri – Presidente AssoCEA Messina APS e  Responsabile Nazionale Area Tematica SIGEA-APS “Paesaggi, Aree Naturali Protette e Rete Natura 2000”: 

Nelle aree costiere del Mediterraneo, l’iconico prato inglese, con il suo tappeto verde e uniforme, si rivela una scelta poco sostenibile e di difficile gestione. Al contrario, il giardino mediterraneo e la semina di fiori di campo con miscugli autoctoni rappresentano soluzioni non solo più ecologiche, ma anche esteticamente armoniose con il paesaggio circostante.

Le ragioni di questa discrepanza risiedono nelle profonde differenze climatiche e pedologiche (relative al suolo) tra le isole britanniche e le coste mediterranee.

Il Prato Inglese: Un Lusso Insostenibile nel Clima Mediterraneo

Il classico prato all’inglese è composto da specie microterme, come il loietto e la festuca, che prosperano in climi freschi e umidi. L’adattamento di questo tipo di prato al clima mediterraneo si scontra con una serie di ostacoli insormontabili:

  • Elevato Fabbisogno Idrico: Il principale tallone d’Achille del prato inglese è la sua insaziabile sete. In un clima caratterizzato da estati calde, aride e prolungate, per mantenere un prato inglese verde sono necessari ingenti quantitativi d’acqua, stimati in circa 5-7 litri al metro quadro al giorno. Questo si traduce in un consumo idrico enorme, in un’area dove l’acqua è una risorsa preziosa e spesso scarsa.
  • Scarsa Resistenza al Caldo e alla Siccità: Le temperature estive del Mediterraneo, che possono superare i 30-35°C, sono letali per le essenze del prato inglese. L’erba entra in una fase di stress, ingiallisce e può arrivare a seccarsi completamente, richiedendo costosi e continui interventi di risemina.
  • Manutenzione Intensa e Costosa: Per sopravvivere in un ambiente ostile, il prato inglese necessita di cure costanti: irrigazioni frequenti, tagli regolari (anche ogni 4-5 giorni in estate), concimazioni specifiche per sopperire alla povertà dei suoli mediterranei, spesso sabbiosi o argillosi, e trattamenti contro le malattie fungine che si sviluppano a causa dell’umidità notturna e del calore.
  • Incompatibilità con il Suolo: I terreni costieri mediterranei sono spesso poveri, rocciosi, sabbiosi e con un drenaggio rapido. Queste condizioni non sono ideali per le radici delicate delle graminacee da prato inglese, che faticano a svilupparsi e ad assorbire i nutrienti necessari.

Il Giardino Mediterraneo: Un’Oasi di Biodiversità a Basso Consumo Idrico

Il giardino mediterraneo è una scelta saggia e sostenibile, in perfetta sintonia con l’ambiente circostante. Invece di combattere la natura, la asseconda, utilizzando piante autoctone o comunque adatte al clima arido.

I suoi principali vantaggi sono:

  • Risparmio Idrico Drastico: Utilizzando piante che si sono evolute per resistere alla siccità estiva, come lavanda, rosmarino, cisti, oleandri e graminacee ornamentali, il consumo d’acqua può essere ridotto fino al 60% rispetto a un prato tradizionale. Molte di queste piante, una volta attecchite, necessitano di irrigazioni di soccorso solo nei periodi più caldi.
  • Manutenzione Ridotta: Le piante mediterranee sono rustiche e resistenti. Richiedono meno fertilizzanti, meno trattamenti fitosanitari e interventi di potatura meno frequenti rispetto a un prato all’inglese.
  • Aumento della Biodiversità: Un giardino mediterraneo, con la sua varietà di fiori, arbusti e alberi, attira e offre rifugio a una moltitudine di insetti impollinatori come api e farfalle, uccelli e piccoli rettili, contribuendo a sostenere l’ecosistema locale.
  • Resilienza e Durata: Queste piante sono geneticamente programmate per prosperare nel clima locale. Superano senza problemi le estati torride, talvolta entrando in una fase di riposo vegetativo (estivazione) per poi riprendere a crescere con le prime piogge autunnali.
  • Valore Estetico e Sensoriale: Il giardino mediterraneo offre una bellezza che cambia con le stagioni, con fioriture scalari, fogliami argentati e aromatici che stimolano l’olfatto e creano un’atmosfera unica e rilassante.

La Semina di Fiori di Campo (Wildflowers): Un Tappeto Fiorito per la Natura

La semina di miscugli di fiori di campo autoctoni, o adattati all’area di intervento, è un’alternativa affascinante e a bassissimo impatto ambientale.

I benefici di questa scelta sono molteplici:

  • Supporto agli Impollinatori: I prati fioriti sono una fonte vitale di nettare e polline per api, bombi, farfalle e altri insetti pronubi, la cui sopravvivenza è fondamentale per l’impollinazione di molte colture agricole e piante spontanee.
  • Sostenibilità e Bassa Manutenzione: I fiori di campo crescono bene anche in terreni poveri, non richiedono concimazioni e, una volta stabiliti, necessitano di pochissima acqua. Lo sfalcio, di solito, si effettua solo una o due volte l’anno, a fine fioritura.
  • Miglioramento del Suolo: Alcune specie presenti nei miscugli, come le leguminose (ad esempio il trifoglio), sono in grado di fissare l’azoto atmosferico nel terreno, arricchendolo naturalmente di nutrienti.
  • Bellezza Naturale e Dinamica: Un prato di fiori di campo offre uno spettacolo in continua evoluzione, con colori e forme che cambiano durante la stagione di fioritura, creando un paesaggio dall’aspetto spontaneo e selvaggio.

In conclusione, nelle aree costiere mediterranee, rinunciare all’utopia di un perfetto prato inglese a favore di un giardino mediterraneo o di un prato fiorito non è una rinuncia alla bellezza, ma una scelta consapevole verso un giardinaggio più sostenibile, rispettoso delle risorse naturali e in armonia con l’identità del luogo.

 

 

 

Clicca per commentare

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

LEGGI ANCHE

Attualità

La cattura dei capi da parte del Corpo Forestale

Attualità

In ambito regionale risultano censiti complessivamente 463 impianti di trattamento delle acque reflue urbane

Attualità

Consegnata la bandiera verde per l'educazione alla sostenibilità ambientale e l'impegno concreto degli studenti nei tre plessi dell'Istituto

Advertisement

Copyright © 2024 | Testata giornalistica on-line d'informazione | Registrazione Tribunale di Messina n.12/2002 | P.I. IT02680760838 | Direttore Editoriale: Lillo Zaffino | Direttore Responsabile: Dario Buonfiglio