All’I.I.S. “Antonello” si è parlato dei benefici sulla nostra salute dei grani antichi in occasione di un service organizzato dal Lions Club Messina Ionio, ispirato al tema di studio distrettuale “Il grano simbolo di rinascita ed alimento fondamentale per l’uomo”. A porgere il saluto, davanti ad una folta platea di appassionati al tema e di studenti, il prof. Luigi Mongitore, vicario della dirigente scolastica della scuola prof. Laura Tringali. il quale ha introdotto l’argomento e ha poi passato la parola al presidente dei Lions club Giuseppe Ruggeri, “Il grano è un elemento fondamentale per la nostra alimentazione e quest’anno – ha spiegato Ruggeri- è stato scelto la spiga di grano per il suo valore simbolico, la Sicilia infatti è stata durante l’Impero Romano il granaio d’Italia, e oggi rappresenta quel desiderio di ritornare alla cultura del passato. Ha anche un aspetto significativo del nostro territorio, con la rivalutazione dei grani antichi e la nascita di diversi granai, con l’attenzione anche agli antichi mestieri e ai valori di un tempo. Ha coordinato come Cerimoniere il past Presidente Lorenzo Giuffrida. Antonio Amata, socio del Leo club Messina Ionio, in rappresentanza del presidente Alessandro Giuffrida, ha spiegato che Leo e Lions Messina Ionio hanno scelto di organizzare questo incontro all’Antonello perché questa scuola forma professionisti dell’alimentazione l’attenzione alla materia prima utilizzata è fondamentale per avere un prodotto finale buono e salutare. Marco Freni, socio lions, ha poi parlato del Museo del Grano di san Filippo e di tutto ciò che vi ruota attorno, come ad esempio la riscoperta della lavorazione del grano, la coltura del baco da seta e tutte quelle antiche tradizioni che in questo luogo sono state ripescate dal passato. “Il mio intervento – prosegue- vuol essere uno stimolo a cercare nel proprio territorio le ricchezze che esistono e che sono tante”.Maria Francesca Scilio, socia lions, ha poi spiegato i danni del grano moderno, raffinato e ricco di glutine, che crea diversi problemi al nostro intestino. “Siamo qui oggi per fare prevenzione ha spiegato Scilio. Una sana alimentazione, infatti, aiuta a prevenire tutta una serie di malattie e mantenere uno stato di benessere.Tra i relatori dell’incontro, Nino Crupi, titolare di AgriCultura Terra di Santo Stefano Briga, il quale ha raccontato agli studenti dell’Antonello come nella sua azienda dotata di mulino, portano avanti la coltivazione e la produzione del grano antico. Crupi ha poi spiegato che coltiva grani autoctonicome ilMaiorca, il Mongibello e da quest’anno verrà introdotta la coltivazione del Guccitta, grano antico tipico messinese. Nino Bebba, presidente della Cooperativa di Comunità Casali Peloritani, ha anch’egli parlato delle antiche “forie” messinesi, in cui secoli addietro era praticata l’arte della mulinatura. Hanno, inoltre ripreso a coltivare un altro cereale di antiche tradizioni l’IMMANU,una segale da cui si ricavaun’ottima farina.Giuseppe Trovato, già direttore UO del Policlinico Vittorio Emanuele di Catania, infine, haparlato di alcune sostanze utilizzate nell’agricoltura moderna come il glifosfato.Questa sostanza è utilizzata in agricoltura come erbicida per prodotti destinati all’alimentazione e, purtroppo, è stato classificato come probabile cancerogeno per l’uomo.Ha quindi ribadito l’importanza della sovranità alimentare e ha evidenziato l’utilità della riscoperta e promozione dei grani antichi a tutela della salute contro la contraffazione dell’attuale regime di globalizzazione alimentare. A trarre le conclusioni: Anna Capillo, presidente di zona, Andrea Donsì, presidente della 3 circoscrizione, Francesco Freni Terranova, past governatore distretto Sicilia e infine a chiudere i lavori il past governatoredistretto Sicilia Giuseppe Scamporrino.
