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Cronaca

Villafranca Tirrena, l’Associazione “Orizzonte Comune” attacca il Sindaco: isuoi capricci, agonia per il Paese

L’atto di forza, se questo voleva essere, di un Sindaco solitario

“Un profluvio di incontri tra vari gruppi: nei salotti, agli angoli delle strade, nei bar. Voci che si rincorrono di “nuove” maggioranze a supporto del Sindaco ed epurazioni di pezzi importanti della sua “vecchia” maggioranza, tra cui proprio il Vice Sindaco, sono state la produzione politica più significativa di questo ultimo mese. Basterebbe solo questo per descrivere la ridicola crisi che ancora incombe sull’Amministrazione Cavallaro, che sul campo si è conquistata il titolo di peggiore di sempre”. E’ quanto scrive l’Associazione “Orizzonte Comune” sui social, facendo riferimento alla revoca delle deleghe operate dal sindaco Giuseppe Cavallaro il 24 agosto scorso.

“Un Piano di Riequilibrio su cui si attende a breve la decisione della Corte dei Conti e che, comunque, ha in sé delle prospettive amare per le tasche dei cittadini; un bilancio preventivo ancora fuori tempo massimo, nonostante le proroghe; gli impianti sportivi tutti fuori norma e al momento ancora non gestiti, con buona pace di quanti vorrebbero impegnarsi a vario titolo nello sport, da poco “entrato” a pieno titolo nella Costituzione Italiana; la battaglia contro la privatizzazione dell’Acqua pubblica, già intrapresa da altri Comuni e che vede silenti le nostre Istituzioni locali. Per non parlare di programmazione, progettazione per i fondi del PNRR, manutenzione e pulizia ordinarie del paese, lasciate all’estemporanea e volenterosa iniziativa di maestranze e operai. Tutte attività il più delle volte bloccate dall’assenza di organo esecutivo. Per il capriccio, a questo punto non capiamo come meglio definirlo, di un Sindaco che sembra ormai aver assunto il fiero e “infausto” piglio dell’ “uomo solo al comando” ( ma quello era un Campione e si chiamava Fausto!)” prosegue l’associazione in aperta polemica con il Sindaco, colpevole di non aver ancora preso delle decisioni ufficiali sul futuro amministrativo della cittadina.

 

“L’atto di forza, se questo voleva essere, di un Sindaco solitario è diventata l’agonia di un paese che ha visto e vede ancora le proprie strade sporche, i propri impianti sportivi chiusi, i propri cimiteri “sepolti” da erbacce, se non assaliti dalle fiamme e i letti dei propri torrenti ancora pieni di pericolosissime sterpaglie e rifiuti” aggiunge, e conclude con un ulteriore invito alle dimissioni.

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