Risposta al Consigliere Alessandro Russo in merito alle attività conseguenti alla nota n. 20552 del 08.08.2024 del Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distretto Idrografico della Sicilia: nota stampa congiunta degli assessori Minutoli e Caminiti
“Non si fa attendere la risposta dell’Amministrazione comunale che arriva puntuale alle domande poste dal consigliere Alessandro Russo”, scrivono in una nota congiunta gli assessori Massimiliano Minutoli e Francesco Caminiti.
“Le risposte ai quesiti ricevuti sono tra l’altro contenute interamente all’interno del Piano Comunale di Emergenza approvato in Consiglio Comunale in data 3 aprile 2024”.
“Evidentemente – scrivono Minutoli e Caminiti – il consigliere comunale Alessandro Russo forse era assente al momento della votazione del Piano Comunale di Emergenza oppure non ha avuto la possibilità di approfondire il contenuto del documento.
Ad ogni buon conto, occorre preliminarmente ricordare che l’Autorità di Bacino emette annualmente le Direttive per la mitigazione dei fenomeni di dissesto idrogeologico, eventi alluvionali, frane, colate di fango e detriti, aggravati dagli effetti provocati dagli incendi, l’ultima che precede quella in argomento risulta essere la nota prot. n. 16209 in data 19.09.2022 con identico contenuto all’ultima emanata in data 08 agosto u.s.., che viene indirizzata a tutti gli Enti che potenzialmente potrebbero subire criticità dovute agli effetti indotti che i possibili eventi catastrofici potrebbero ingenerare alle infrastrutture.
Nel merito dei quesiti posti all’Amministrazione, occorre rispondere richiamando le stesse direttive che l’Autorità di Bacino mette in evidenza, ossia che i rischi potenziali potrebbero essere aggravati dall’aumento della permeabilità che i terreni raggiungono a seguito degli incendi che li hanno attraversati.
Ebbene, è quello che si è registrato nel corso dell’ultimo evento meteorico verificatosi in città ove il Torrente Zafferia è esondato per l’improvviso ingrossamento del corso d’acqua, non per la presenza di ostacoli ma per l’eccezionale quantità di acqua che si è incanalata negli impluvi e il cui tempo di corrivazione si è ridotto a causa dell’aumento della permeabilità del territorio generato dagli incendi.
È chiaro che lo scivolamento del materiale fangoso, proveniente anche da terreni privati posti a monte, si è sviluppato in poche ore mettendo in evidenza come la presenza di autovetture e altro materiale, riposto in maniera irresponsabile nel greto del torrente, hanno contribuito ad acuire gli effetti dell’ondata di piena.
La Protezione Civile, prontamente intervenuta unitamente ai Vigili del Fuoco ed alla Polizia Municipale, ha immediatamente attivato le procedure emergenziali previste all’interno del piano comunale, intervenendo attraverso la ditta appaltatrice del contratto per l’esecuzione degli interventi emergenziali di protezione civile.
In riferimento al richiamato art.10 del T.U. n.523/1904, si vuole precisare che il Piano Comunale di emergenza è quello strumento che viene tenuto in considerazione per la disciplina delle attività di prevenzione, informazione, comunicazione e pronto intervento da mettere in gioco per mitigare gli effetti provocati dai vari rischi ai quali il territorio comunale è esposto.
La fragilità del nostro territorio, ben mappato e aggiornato anche ai fini dell’aggiornamento del Piano per l’Assetto Idrogeologico tenuto dalla Regione Siciliana, è risaputa e la problematica rientra tra le priorità che la maggior parte delle Regioni italiane devono gestire ed affrontare per mitigare al massimo i rischi per l’incolumità di persone e cose.
Occorre rammentare che i soprassuoli percorsi dal fuoco vengono annualmente aggiornati da parte dei Comuni informando l’assessorato Regionale del Territorio ed Ambiente, i Comandi del Corpo Forestale, l’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste in quanto adempimento dei Comuni in ordine alla istituzione e tenuta del catasto incendi previsto dall’ex Legge 353/2000 e in rispetto del monitoraggio sugli adempimenti previsti in attuazione dell’art.3 del D.L. n°120/2012.
Con nota prot. n°261120 del 06.08.2024, il Comune di Messina ha comunicato l’avvenuta verifica circa l’aggiornamento del Catasto incendi aggiornata al 31.12.2023 e riconducibile all’ultimo quinquennio.
Ciò dimostra che l’Amministrazione, nell’ambito delle attività di prevenzione di protezione civile, provvede a garantire le attività previste dalle normative vigenti.
Nel merito dei quesiti che il Consigliere ha sollevato, si elencano i seguenti punti:
- L’individuazione delle perimetrazioni dei territori comunali coinvolti in incendi, che devono essere monitorati ai sensi di legge dagli enti preposti, sonoinserite all’interno del Piano per l’assetto Idrogeologico (PAI) e nella mappatura dei soprassuoli attraversati dal fuoco;
- Nell’ambito delle attività previste all’interno del piano comunale di emergenza, in seguito all’emanazione dei bollettini meteo da parte della Regione Siciliana, si provvede all’attivazione dei Presidi Territoriali curati dai geologi che hanno aderito alla convenzione sottoscritta con il Comune e il cui compito è quello di monitorare lo stato dei nodi idraulici e critici inseriti all’interno del Piano in parola per eventualmente segnalare le criticità da affrontare per mitigare al massimo i potenziali rischi per il territorio e la popolazione residente;
- Nell’ambito delle attività di monitoraggio e controllo che gli organi preposti, compresa l’autorità di bacino, pongono in essere nelle aree interessate da attraversamenti di corsi idraulici, vengono segnalate le criticità eventualmente presenti e causate dalla presenza di materiali ingombranti o altro che potrebbero ostruire il regolare deflusso delle acque affinché i vari dipartimenti competenti possano programmare ed effettuare gli interventi di pulizia e rimozione del materiale presente, di qualsiasi natura esso sia. A tal proposito, si vuole evidenziare che questa Amministrazione ha un contratto d’appalto in corso con una ditta incaricata di effettuare gli interventi citati e che, nell’ambito del contratto di servizio posto in essere con la società partecipata Messinaservizi Bene Comune, sono previste le attività di rimozione dei rifiuti posti negli argini dei torrenti e degli impluvi in genere.
- Preso atto che il territorio comunale è attraversato da circa 72 torrenti e che nelle aree circostanti insistono insediamenti abitativi, il piano comunale di emergenza prevede che, laddove insistano piste di accesso o di attraversamento dei corsi d’acqua, in caso di allerta meteo di colore arancione vengono attivate tutte le misure di emergenza volte ad assicurare l’assenza di veicoli o altri mezzi all’interno dei corsi d’acqua, nonché inibire gli accessi ai torrenti attraverso il monitoraggio messo in atto dalla polizia municipale con il supporto eventuale delle Associazioni di Volontariato. E’ previsto, inoltre, un sistema di allertamento con delle sirene che in caso di elevate piogge vengono attivate a distanza per allertare la popolazione residente.
- Le verifiche con apposite indagini per la contaminazione del suolo relativamente ai territori attraversati dal fuoco, ed in particolare negli areali a ridosso di sorgenti, acquedotti o serbatoi di accumulo, sono effettuate periodicamente dai tecnici Amam con prelievi ed analisi mensili, eventualmente all’uopo predisposti a seguito di eventi incendiari occorsi, così come verificatosi nel villaggio di San Filippo, ove si è prontamente intervenuti con puntuali verifiche alle potenziali situazioni di contaminazione presunte.
- Nel merito delle eventuali bonifiche dei siti colpiti da incendi di interfaccia, relativamente alla presenza di residui di materiali combusti che avrebbero potuto ingenerare emissione di diossina, ove gli enti preposti allo spegnimento ne ravvisassero la necessità di bonifica, queste verrebbero prontamente eseguite attraverso i contratti di appalto in corso ed in collaborazione alla società di gestione dei rifiuti.
- Si ribadisce che all’interno del piano comunale di protezione civile sono previste le attività di informazione e allertamento della popolazione attraverso un sistema di allertamento telefonico Alert system,nonché un sistema di allerta sonoro presente in ben 16 siti critici e comandato direttamente dal COC. La popolazione viene puntualmente informata sulle norme comportamentali di protezione civile da tenere in caso di eventi critici attraverso il sito istituzionale del comune, le campagne di prevenzione come “Io non rischio” effettuate a cura delle Associazioni di volontariato durante l’anno in vari siti come scuole, parrocchie, piazze mentre, le vie di fuga e le aree di emergenza contenute nel piano di protezione civile sono ben segnalate con la cartellonistica di emergenza posta nelle vicinanze dei siti a rischio già individuati all’interno del PEC e continuamente aggiornati.
In conclusione, si vuole tranquillizzare il Consigliere che tutte le azioni volte alla mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico sono contenute all’interno del PECe che le attività strutturali sono individuate e segnalate agli uffici regionali e alla struttura commissariale per la mitigazione del rischio idrogeologico in Sicilia al fine di programmare gli interventi necessari.
Questa amministrazione adempie totalmente a quelle che sono le direttive contenute all’interno della nota n. 20552 del 08.08.2024 del Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distretto Idrografico della Sicilia”, concludono Minutoli e Caminiti.