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Cronaca

Documento Uil sulle prospettive e il futuro del laminatoio della Duferco di Giammoro

Una situazione sempre più difficile e complicata

“Dobbiamo registrare una situazione sempre più difficile e complicata riguardo le prospettive e il futuro del laminatoio della Duferco di Giammoro, importante insediamento produttivo che, nel corso degli anni, ha garantito lavoro ed occupazione. Oggi, purtroppo, a causa della pandemia, del vertiginoso aumento dei costi energetici e del conflitto russo-ucraino sembrano addensarsi pericolose nubi in merito ai tentativi di rilancio del sito. I lavoratori del laminatoio, infatti, stanno vivendo una realtà quotidiana caratterizzata da molteplici incertezze. La certificazione delle difficoltà è sancita dall’applicazione, per tutti i lavoratori della Duferco, di un contratto di solidarietà difensivo iniziato nel mese di dicembre 2023 e che, in mancanza di risposte in merito alla concessione del pontile di Giammoro, è già previsto fino a luglio prossimo: una pesantissima penalizzazione che stravolge la vita dei lavoratori e delle loro famiglie.  Pertanto, non possiamo accettare in silenzio questa grave crisi che colpisce sia le maestranze che, conseguentemente, tutto il territorio e, al fine di dare risposte concrete ai lavoratori, auspichiamo una rapida chiusura della procedura per l’affidamento, da parte dell’Autorità di sistema portuale dello stretto, della concessione del nuovo pontile di Giammoro alla Duferco” lo hanno dichiarato Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, e Giovanni Mirabile, segretario provinciale Uilm Messina.

“Come noto, a settembre dello scorso anno, la Duferco ha formalizzato all’Autorità di sistema portuale dello stretto la sua disponibilità alla gestione del nuovo pontile. Una disponibilità che, fra l’altro, sovvertì clamorosamente la malevola e velenosa narrazione, fatta filtrare incessantemente e in maniera tendenziosa da qualche ben determinato soggetto interessato ad occupare il nuovo Pontile senza offrire alcun concreto investimento e nessuna nuova occupazione, secondo la quale era pressoché impossibile rendere operativo il nuovo Pontile nell’attuale condizione infrastrutturale. Invece, la Duferco presentò un piano di investimenti per quasi 22 milioni di euro che prevedeva l’assunzione, a regime, di 50 lavoratori. Si tratta di un’operazione che abbiamo salutato con soddisfazione e che, nell’ottica della strategia aziendale, è finalizzata a garantire l’occupazione dei lavoratori oggi impegnati nel laminatoio. Pertanto, anche alla luce delle oggettive difficoltà che vivono i lavoratori, invitiamo il Commissario straordinario dell’Autorità di sistema portuale dello stretto, contrammiraglio Antonio Ranieri, persona nota per la forte sensibilità umana, a disporre la rapida chiusura dell’iter procedurale della concessione del Pontile di Giammoro alla Duferco. Si tratta, per quanto ovvio, di una questione dirimente che tocca la carne viva di decine di lavoratori ai quali deve essere garantita una seria prospettiva occupazionale” hanno così concluso Tripodi e Mirabile.

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