A fronte di maggiorazioni in busta paga per alcuni dirigenti non vengono sbloccate le indennità previste per i dipendenti comunali. Al punto da indurre i sindacati a parlare di “due pesi e due misure”, investendo della questione la segretaria generale Rossana Carrubba.
Provvedimenti, sottolineano i sindacati, “in netta contrapposizione” con quanto, nel maggio 2020, era stato previsto da una delibera dell’ex Giunta De Luca che certificava “la legittimità delle somme liquidate in eccesso, proprio nel periodo 2010-2019, per il trattamento accessorio dei dirigenti. In quel caso il totale superava i 3 milioni di euro.
Eccoli, dunque, i due pesi e due misure.
Da una parte “tanta solerzia e determinazione” quindi, attaccano i sindacati, nel pagare i dirigenti, “a dispetto dei pareri contrari espressi dai revisori dei conti”; dall’altra “tanta titubanza e ritardo” nel pagare il salario accessorio ai dipendenti. Una sorta di “lotta di classe” tutta interna a Palazzo Zanca di cui adesso dovrà occuparsi la segretaria generale Rossana Carrubba.
Il punto di partenza è il salario accessorio, cioè un trattamento aggiuntivo al quale i dipendenti hanno diritto. Secondo Fp Cgil, Uil Fpl, Csa e Silpol ci sarebbero degli errori nell’attribuzione del salario accessorio e mancano all’appello, per alcuni dipendenti comunali e non per altri, delle indennità contrattuali relative al 2021. “E’ del tutto inverosimile, oltre che irregolare, continuare a non corrispondere talune indennità riferibili al contratto collettivo decentrato integrativo 2021 e nella fattispecie ai lavoratori aventi diritto di quattro dipartimenti del Comune, penalizzati rispetto ad altri dipendenti dello stesso ente”. Un totale di 120 mila euro.
I sindacati si chiedono perchè si ripetano “comportamenti omissivi nel rispetto dei tempi contrattualmente previsti per la liquidazione del salario accessorio”, perchè “minacce e procedure sanzionatorie vengano applicate solo ai dipendenti e non a quei dirigenti accusati dalla segretaria generale di disattendere i criteri stabiliti nel contratto decentrato”, perchè “si preferisca alimentare contenziosi che inevitabilmente scaturiranno”. I sindacati chiedo, infine, perchè al dirigente dei servizi finanziari si dia il potere di bloccare i provvedimenti dipanamento o di restituirli in ragioneria”.