Dentro le mura del carcere di Barcellona Pozzo di Gotto i detenuti ricevevano, a domicilio, droga e telefonini cellulari. Una dottoressa ed un’infermiera che lavoravano all’interno del Carcere di Barcellona Pozzo di Gotto sono state arrestate in flagranza di reato dalla Polizia Penitenziaria. Le due donne sono state arrestate mentre tentavano di introdurre all’interno della struttura della droga, telefonini, caricabatterie e schede telefoniche. La dottoressa e l’infermiera sono state tratte in arresto e poste ai domiciliari dal Sostituto Procuratore di turno del Tribunale di Barcellona, in attesa del giudizio. L’operazione, abilmente condotta dagli agenti della polizia penitenziaria, ha così smascherato e individuato un perverso sistema di corruzione esistente all’interno della struttura carceraria, che era operativo da diverso tempo.
Le due donne, la messinese Antonella Campagna, 42 anni,e Maria Rosa Genovese, di Barcellona Pozzo di Gotto, sono accusate di aver introdotto nella struttura carceraria “Vittorio Madia” sostanze stupefacente, cellulari, caricabatterie e schede telefoniche. La dottoressa (che secondo l’accusa avrebbe facilitato l’introduzione di telefonini) e l’infermiera (sospettata, secondo l’accusa, di essere colei che si occupava di far entrare nella struttura carceraria le sostanze stupefacenti) sono state tratte in arresto e poste ai domiciliari dal sostituto procuratore di turno del Tribunale di Barcellona.
Il giudice delle indagini preliminari, ha accolto le richieste della procura e ha deciso per la custodia in carcere per la dottoressa Antonella Campagna e l’infermiera Maria Rosa Genovese.
Ieri pomeriggio, durante l’udienza preliminare, era stata chiesta dal pubblico ministero Emanuela Scali della Procura di Barcellona, diretta dal procuratore Giuseppe Verzera, la custodia cautelare in carcere per la dottoressa Antonella Campagna, 41 anni di Messina e per l’infermiera Maria Rosa Genovese, 63 anni di Barcellona, entrambe accusate in concorso tra loro, per avere introdotto illegalmente nella Casa circondariale droga, telefoni cellulari ed attrezzature tecnologiche.