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Uil : A 20 Viadotto Ritiro s’inaugura oggi un’incompiuta. Proposta di intitolarlo alla memoria di Salvatore Ada

Un ente che mai potrà decollare senza le necessarie risorse umane

Cantieri infiniti che non termineranno neppure dopo il taglio del nastro del neo viadotto Ritiro

Oltre un decennio di restringimenti, chilometri di file, incidenti, telepass che non funzionano, mentre il personale è ridotto a lumicino. BENVENUTI NEL CAOS DEL CAS.

Quella che viviamo è un ulteriore estate bollente, in ordine di tempo ,oltreché dal punto di vista meteorologico, vissuta sulle nostre Autostrade Siciliane, scrive DI MENTO Segretario Generale Uiltrasporti, i delimitatori stradali non vengono rimossi nei giorni festivi e nelle ore serali, questo comporta lunghe file che si formano ormai non solo nei weekend. E poi ,ciliegia sulla torta la scelta di segregare un’interaprovincia tirrenica con un mese di chiusura notturna tra  Rometta e Messina .

E ogni giorno file anche nelle corsie telepass, dove gli automobilisti restano intrappolati perché le sbarre non si alzano.

La sicurezza stradale, specie all’interno delle gallerie, con lunghe tratte a doppio senso di marcia su unica corsia è messa in seria discussione, continua DI MENTO.

La presenza del Presidente della Regione Schifani e dell’assessore alle infrastrutture Arrigo’ in occasione del viadotto ritiro deve necessariamente servire oltreché a tagliare il nastro, ad accenderei riflettori ed a rimarcare che ci sono voluti ben 12 anni di lavori e 68 mil di euro, ben 25 in più rispetto agli iniziali 43 dell’aggiudicazione della gara e a far riflettere sui tempi della burocrazia e degli appalti in quest’isola che finiscono per lievitare ben oltre la media italiana con danni incalcolabili su cittadini e imprese .

La politica faccia il suo dovere nei confronti di cittadini utenti e lavoratori del CAS, questi ultimi fatti persistono in una situazione di profonda precarietà dovuta alla mancanza di personale, ritrovandosi ancoraggi, con la pianta organica bloccata e la contrattazione di 2° livello ferma al palo ed un piano di assunzioni bloccate.

Un ente che mai potrà decollare senza le necessarie risorse umane .

Per questo, conclude DI MENTO, avendo già dichiarato lo stato di agitazione di tutto il personale, ci si prepara in mancanza di risposte, alla prima azione di sciopero.

La proposta di intitolare il viadotto alla memoria di Salvatore Ada

Dopo una lunghissima sofferenza patita dai cittadini di Messina e della sua provincia, si avviano a conclusione i lavori per la realizzazione del cantiere del viadotto Ritiro che, finalmente, sarà riaperto al traffico. Crediamo che ci sia ben poco da festeggiare e non condividiamo i toni trionfalistici utilizzati da qualcuno poiché la consegna dell’opera avviene decisamente fuori tempo massimo e con ritardi mostruosi che, per troppi anni, hanno sensibilmente abbassato la qualità della vita dei messinesi. Viceversa, è opportuno ringraziare gli operai e le maestranze impegnate in tutti questi anni nella realizzazione del viadotto Ritiro che, pur tra mille difficoltà sfociate anche nei lunghissimi ritardi (fino a tre mesi) accumulati nella ricezione degli stipendi a causa delle difficoltà dell’azienda appaltatrice, hanno lavorato con costanza ed abnegazione. Siamo assolutamente persuasi che, se si sta raggiungendo l’agognata conclusione dell’opera, è anche merito dell’incessante azione di pressione e di sollecitazione che, nel corso del tempo, la Uil ha portato avanti accanto ai lavoratori al punto che la vicenda del viadotto Ritiro è diventata una questione di interesse mediatico nazionale. In tal senso, desideriamo ringraziare pubblicamente tutte le testate giornalistiche, la stampa, le tv e i singoli giornalisti per la permanente attenzione e per la intensa attività di comunicazione che, sic et simpliciter, hanno consentito al viadotto Ritiro di non tramutarsi nell’ennesima opera incompiuta del territorio” lo hanno dichiarato Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina, e Pasquale De Vardo, segretario generale Feneal Uil Tirrenica.

“Proprio in vista della riapertura al traffico del viadotto Ritiro reiteriamo, per l’ennesima volta, la proposta di intitolare il viadotto Ritiro alla memoria di Salvatore Ada, lo sfortunato operaio, delegato della Feneal Uil, che il 12 ottobre 2021 è morto mentre adempiva al suo dovere nel cantiere in questione. A nostro avviso, si tratta

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