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Ponte sullo Stretto, Ciucci: siamo pronti per avviare i lavori. Note On. Gallo e Invece del ponte

Al completamento della procedura ormai mancano solo l’approvazione del Cipes e la registrazione alla Corte dei conti e relativa pubblicazione del provvedimento.

Oggi in città si è registrata la visita di Pietro Ciucci, il presidente della Società Stretto di Messina che ha partecipato a un interessante convegno, organizzato dall’associazione “Rete Civica” presieduta dall’Avvocato Fernando Rizzo per precisare lo stato di avanzamento del complesso iter burocratico per l’avvio della costruzione del Ponte sullo Stretto. I lavori sono stati introdotti dall’ingegner Giovanni Mollica che ha sottolineato la notevole presenza di profili professionali di elevata qualità che da tempo sostengono la decisiva realizzazione del manufatto stabile per innescare un reale processo di sviluppo non solo dell’Area dello Stretto, ma dell’intero Paese.

La relazione introduttiva è stata affidata a Ferdinando Rizzo che ha richiamato la drammatica crisi economica attraversata dal territorio messinese che registra un depauperamento demografico, già registrato negli ultimi 10 anni, con  un decremento della popolazione di più di cinquantamila abitanti nel solo capoluogo. In sintesi, si sono verificati gli effetti di un sisma socio-economico a cui si può rispondere con un terremoto positivo: la realizzazione del progetto complessivo del Ponte.

Appare anacronistico sostenere il prevalere del diritto al paesaggio rispetto alla speranza di rimanere sul proprio territorio e vivere con un lavoro dignitoso e adeguato alla propria preparazione, rilanciare il tradizionale ruolo dell’area dello Stretto nel Mediterraneo nel moderno sistema di trasporti europeo. Affermare concretamente il diritto alla continuità territoriale. Evitare di immobilizzare le ingenti risorse destinate alla infrastrutturazione del Mezzogiorno d’Italia.

L’auspicio di Rizzo:  nel futuro la Sicilia non sia più additata come uguale Mafia, ma come regione del Ponte.

Le conclusioni del A.D. Ciucci hanno sottolineato in premessa la sensazione che “il vento sta cambiando” riconoscendo al Governo un puntuale impegno su tutte le fasi dell’articolato iter, sovente senza normative di riferimento per la notevole portata del progetto. In questo senso, in alcuni casi, un itinerario lineare si trasforma in un complicato “ghirigoro” che determina la dilazione dei tempi previsti. Tuttavia, con l’approvazione del C.d.M. delle ragioni imperative richieste dall’Europa: impatto ambientale, sociale ed economico, i tempi si accorciano. Al completamento della procedura ormai mancano solo l’approvazione del Cipess e la registrazione alla Corte dei conti e relativa pubblicazione del provvedimento. In un Paese moderno, normalmente in due mesi si dovrebbe chiudere. L’avvio dei cantieri naturalmente non interesserà solo la zona delle torri: per quanto suggestive, da sole non risponderebbero al disegno globale del puzzle previsto, le cui tessere rappresentano le tante opere diffuse sul territorio messinese. Dall’ intervento del ex consigliere Mario Biancuzzo, da tempo sostenitore del provvedimento, si è appreso che è stata già firmata la convenzione tra CAS e Società Ponte per l’eliminazione del pedaggio autostradale di Ponte Gallo – Villafranca.

Il Presidente della camera di Commercio Ivo Blandina ha colto l’occasione per annunciare la costituzione di una Società consortile di servizi come strumento ci consulenza per le imprese che si insedieranno per le attività legate alla costruzione dello straordinario manufatto e per le opere compensative collegate.

 

DICHIARAZIONE DELL’ON.FRANCESCO GALLO DI SUD CHIAMA NORD IN

MERITO ALL’INCONTRO TRA IL PRESIDENTE STRETTO DI MESSINA, PIETRO CIUCCI E IL

SINDACO FEDERICO BASILE

 

L’incontro di oggi tra il presidente della società Stretto di Messina Pietro Ciucci,

il sindaco, Federico Basile e il neocommissario dell’Autorità Portuale, Ciccio

Rizzo, deve essere motivo di grande soddisfazione per tutti i messinesi a

prescindere dalla loro posizione sulla realizzazione di questa grande

infrastruttura. Le opere cosiddette compensative rappresentano infatti un

effetto positivo e concreto per la città di Messina.

Questo è anche il frutto dell’atteggiamento costruttivo e pragmatico del

Sindaco Basile e – senza falsa modestia – del mio lavoro in Parlamento,

volutamente tenuto lontano da riflettori e proclami. A tal proposito ricordo ai

più distratti l’Ordine del giorno da me presentato e approvato dalla Camera il

20 dicembre scorso che impegnava il governo ad “adottare le iniziative di

competenza volte a prevedere, che la società Stretto di Messina inizi i lavori

delle opere e delle misure compensative, concordate tra Comune di Messina e

Ministero delle Infrastrutture, contestualmente, ovvero prima, dell’avvio dei

lavori del manufatto stabile.”

In questo frangente colgo l’occasione per ringraziare l’On. Matilde Siracusano e

L’On. Carolina Varchi che mi hanno aiutato a raggiungere questo risultato.

 

IL SINDACO BASILE E LE GIRAVOLTE INTORNO AL PONTE

Apprendiamo di un incontro al Municipio di Messina tra il presidente della SdM Ciucci, il sindaco Basile ed il commissario dell’Autorità di sistema dello Stretto, il neo-pontista Ciccio Rizzo.

Il Sindaco avrebbe ottenuto rassicurazioni circa l’ottenimento di ben 34 milioni (sic!) per riparare le buche delle strade cittadine ed intervenire sulla rete idrica colabrodo della nostra Città. Poi caffè e foto di rito, con sorrisi di circostanza e tanti saluti.

Sarebbero queste quindi le “misure compensative” reclamate dai nostri amministratori? Che fine hanno fatto le proteste e le richieste messe per iscritto nella relazione consegnata dal Sindaco alle Commissioni riunite della Camera dei deputati il 23 aprile 2023? E che fine hanno fatto le osservazioni presentate dalla Città Metropolitana alla Commissione VIA del Ministero dell’Ambiente nell’aprile 2024?

Appena un anno fa Basile diceva: “Non si può pensare di prendere un documento di 10 anni fa, aggiornarlo, e dire che quello è il progetto del ponte”, denunciando, per esempio, le centinaia di camion che passeranno in città o gli espropri di Contesse e “la galleria da Gazzi a Papardo a sei sette metri sotto le nostre case”. E concludeva gonfiando il petto: “Io mi prendo le ‘sputazzate’, ma la mia città non la baratto”!

Ebbene, dall’anno scorso il progetto non è cambiato di una virgola; i camion aggiuntivi per la città, gli espropri a Contesse (e a Ganzirri e Torre Faro) e “la galleria da Gazzi al Papardo a sei metri dalle nostre case” sono sempre gli stessi.

Chi ha cambiato idea forse è lei. La città lei non la baratta, ma così la regala e la fa strangolare!

I 34 milioni per le buche sulle strade non sono neanche un baratto: sono l’offerta sacrificale di Messina sull’altare di un’opera sbagliata, inutile e dannosa.

La giravolta dell’amministrazione ormai è palese, come il nuovo posizionamento di alcuni soggetti che fino a poco tempo fa manifestavano fortissima contrarietà al devastante progetto del ponte.

I cittadini di Messina però non hanno cambiato idea, non si fanno né barattare né regalare. Continueremo a lottare e vinceremo la battaglia contro un feticcio che serve soltanto a far girare soldi ed alimentare clientele.

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