C’è un piccolo borgo siciliano che da qualche anno attira attenzioni ben oltre i
confini regionali.
Non per un miracolo economico o per un’improvvisa scoperta archeologica, ma per
una figura tanto fuori dagli schemi quanto perfettamente immersa nel tessuto
umano della sua comunità: il sindaco di Oliveri, Francesco Iarrera. Giovane, brillante,
instancabile. Una sorta di supereroe della normalità, diventato in poco tempo un
idolo popolare. E non solo tra i suoi concittadini.
Si muove per le vie del paese con la disinvoltura di chi lo conosce casa per casa, ma
con l’energia di chi sa che ogni giorno può fare la differenza. E’ attento ai dettagli,
non disdegna i lavori più umili decespuglia personalmente, raccoglie cartacce,
pratica il plogging come gesto educativo ma intanto pianifica, scrive, racconta.
Un sindaco che racconta storie si, perchè Francesco Iarrera scrive. Storie, pensieri,
riflessioni che diventano post, articoli, libri.
Scrive con lo stile di chi ha vissuto prima di giudicare, e con l'empatia di chi conosce
l’anima del proprio paese. Le sue parole non sono slogan: sono finestre aperte su
una visione concreta e poetica del fare politica locale.
Un primo cittadino da WhatsApp e social network presente, diretto, accessibile.
I cittadini lo trovano su WhatsApp, risponde ai messaggi, aggiorna i gruppi, informa
senza filtri.
I suoi profili social sono diventati il vero bollettino cittadino, ma anche un canale di
intrattenimento.
Fa video, racconta i progetti, ironizza sulle difficoltà, celebra le piccole vittorie.
Conquista perchè è vero. Conquista perchè non finge. I riconoscimenti e l’effetto
contagio delle sue genialità amministrative, il suo stile comunicativo, il suo modo di
vivere la politica come servizio e ispirazione, gli hanno portato premi, riconoscimenti
e inviti.
Sempre più persone, sempre più comuni, chiedono: Ma Francesco Iarrera, possiamo
averlo anche noi?
Oliveri intanto è diventato un laboratorio civico, un punto di riferimento. Non solo
per le buone pratiche, ma per aver dimostrato che un’altra politica è possibile. Una
politica che ascolta, che si sporca le mani, che abbraccia e agisce. Francesco Iarrera,
il sindaco che tutti vorrebbero non è un politico da salotto. E’ un sindaco che indossa
le scarpe giuste per camminare con la sua gente. E lo fa ogni giorno, costruendo una
nuova immagine di leadership: più umana, più autentica, più concreta. In un’Italia
che spesso si perde in retorica e burocrazia, Oliveri brilla come un faro gentile. E il
suo sindaco tra una pulizia in spiaggia, una diretta Facebook e una pagina di diario
continua a dimostrare che la vera rivoluzione parte dal basso. E magari da un piccolo
comune di mare.
