Con l’assenso di Schifani per la Regione Siciliana e Occhiuto per la Regione Calabria, è stato nominato dal
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti l’organismo indipendente cui sono demandati compiti di
supporto e consulenza per il progetto del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria.
A coordinarlo è stato chiamato Alberto Prestininzi (nella foto), ordinario di Ingegneria della Terra presso l’Università di
Roma “La Sapienza”, ma noto soprattutto per essere il leader dei “negazionisti climatici” italiani.
Per intenderci, quel tizio che dichiara senza mezzi termini che “Il pianeta non è mai stato così bene”.
Il ministro Salvini probabilmente lo ripaga per la vicinanza politica e il loro comune sentire.
Il territorio dello Stretto non può subire l’ennesimo insulto di una nomina insensata, da respingere con la
massima fermezza: la sostenibilità di un’opera pubblica così impattante non può essere garantita da chi nega
che l’ambiente sia impoverito e alterato dall’azione umana. Ci domandiamo se gli illustri scienziati chiamati
a comporre la Commissione riterranno di poter accettare questo coordinamento.
Altre riflessioni
Il Ministero delle infrastrutture, nominando il comitato tecnico scientifico, ha richiamato i requisiti di
indipendenza dei designati.
Il Ministro Salvini, infatti, si è ben guardato dal nominare qualcuno dei sedici componenti il Gruppo di
lavoro, nominato dal suo stesso Ministero con determina 2620 del 27 agosto 2020, che nell’aprile 2021
consegnava un documento di 158 pagine che, in estrema sintesi, concludeva che questo ponte ad unica
campata e’, quantomeno, troppo problematico, meglio sarebbe stato pensare ad altro.
Il Ministro ha invece rivolto lo sguardo verso il passato, privilegiando perlopiù chi aveva già in qualche
modo incrociato le vicende di questo progetto.
Alcuni collaborando con la progettazione, altri come consulenti della Stretto di Messina, qualcun altro
ancora come membro della Commissione per l’aggiudicazione della progettazione.
A tutto questo poi il Ministero ha pensato di aggiungere un carico da novanta, affidando il ruolo di
coordinatore del comitato scientifico ad un negazionista climatico.
Ma la ciliegina sulla torta, o il veleno sulla coda, sono l’ex docente in pensione di urbanistica, il prof. Karrer,
addirittura Presidente del comitato scientifico della FEDERBETON, federazione delle associazioni della filiera
del cemento, calcestruzzo e manufatti per le costruzioni, che probabilmente qualche interesse, forse più di
uno, alla realizzazione di questo ponte ed alla vendita di cemento lo avranno e la prof. Sara Muggiasca,
direttrice della “galleria del vento” del Politecnico di Milano, che aveva a suo tempo fatto le prove per il
progetto che dovrebbe adesso giudicare.
Tutto questo, comunque, nel rispetto dell’indipendenza.
Prosit.