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L’Ente Parco Fluviale dell’Alcantara consegna i lavori per l’intervento di “Restauro naturalistico delle fasce di pertinenza fluviale in L.tà Cottanera”

L’intervento prevede il ripristino di un’area umida golenale, estesa poco più di 5 ettari

L’Ente Parco Fluviale dell’Alcantara ha provveduto a consegnare alla impresa aggiudicataria
Sicilverde srl, tramite la D.L. Ing. Gianluigi Pirrera e l’autorizzazione del RUP Ing. Nunzio Priolo, i
lavori per l’intervento di “Restauro naturalistico delle fasce di pertinenza fluviale in L.tà Cottanera”,
nel comune di Castiglione di Sicilia il cui progetto ammonta complessivamente ad € 801.500,11, a
valere sui fondi finanziamento del P.S.C. Regione siciliana 2014−2020.
L’intervento prevede il ripristino di un’area umida golenale, estesa poco più di 5 ettari, situata in
destra idraulica del Fiume Alcantara mediante una rimodellazione morfologica e alimentazione
dell’area umida vegetata mediante una deviazione di una parte del deflusso dal fiume. L’intervento
proposto mira a realizzare un’area umida, su una superficie attualmente interessata da comunità
erbacee prevalentemente annuali e fortemente degradate. Le attività hanno come oggetto numerosi
habitat di interesse comunitario presenti nella Zona Speciale di Conservazione e in particolar modo
verrà favorita la ricostituzione di “stagni temporanei (3170*)” Habitat in stato di conservazione
critico. Nello specifico, l’intervento consentirà di estendere nella ZSC l’attuale copertura di questo
habitat. Il deflusso verrà reimmesso nel fiume a valle dell’area umida.
Nella parte centrale dello stagno sono previste delle isole in rilevato che servono come area di sosta
per gli uccelli migratori. Lo stagno sarà dotato di fasce di rispetto sia dal lato del fiume che dal lato
dei terreni privati.
In considerazione della peculiarità degli aspetti naturalistici ed idrologici presenti, sono stati coinvolti
per il supporto tecnico-scientifico, sia nel progetto che nella esecuzione, il Dipartimento di Scienze
Biologiche, Geologiche ed Ambientali dell’Università di Catania, referente prof.ssa Antonina
Cristaudo, ed il Centro Studi Economia Ingegneria (CSEI) di Catania, referente prof. Giuseppe
Cirelli.
Assume un ruolo importante, per la finalità dell’intervento, la Banca del Germoplasma delle specie
spontanee (BGS-CT), attualmente incardinata all’interno del Dipartimento di Scienze Biologiche,
Geologiche ed Ambientali, unica struttura della Sicilia orientale a perseguire tale scopo, attraverso la
raccolta, caratterizzazione, conservazione a lungo termine di germoplasma di taxa della flora sicula e
dei territori insulari del Mediterraneo che provvederà alla raccolta del relativo germoplasma ed alla
sua preparazione ai fini della successiva propagazione in vivaio e collocazione in situ.
L’intervento è in linea con la Strategia nazionale per la biodiversità in quanto persegue la
conservazione della biodiversità a livello di specie, popolazioni ma soprattutto di complessi ecologici
con i propri servizi ecosistemici.

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